Mindemic (Opera Zero), esordio di Giovanni Basso, con Giorgio Colangeli

Scrive Nino Fontana: “Non di vivere mi ravvivo, ma di cinema sopravvivo”.

Si sa che l’aforisma- Karl Kraus docet- non coincide mai con la verità; o è una mezza verità o una verità e mezza. E questo può accadere anche quando gli anni trascorsi a raggiungere le vette sperate sono tanti e agiscono come l’aria del mare, che riveste tutto ciò che tocca con uno strato di ruggine. E ne può soffocare la vitalità, come quando l’aria è salata. A volte, però, giungono chiamate inattese, anche se perentorie.

È quello che accade a Nino, un regista di settant’anni che ha alle spalle una carriera di secondo piano. Vive isolato nel suo appartamento, la realtà che lo circonda, un mondo in cui è avvenuto un “qualcosa” che ha spinto la produzione di opere filmiche a essere interrotta, lo vede un uomo che sopravvive senza avere alcuno scopo, nessun obiettivo. Per questo, quando dopo molti anni Nino riceve una chiamata dal suo storico produttore Fredo, accetta la proposta, seppur assurda, di scrivere un film in soli tre giorni.

Nino inizia a scrivere il testo usando la sua amata macchina da scrivere, un’Olivetti Lettera 32. Decidendo di realizzare un film epico, di guerra, per trovare supporto nella stesura cerca di contattare i suoi collaboratori storici. Lo sceneggiatore De Paoli, che rifiuta il lavoro, e l’attore Giovanni Marino, che a sua volta rifiuta il ruolo che Nino gli propone.

Nino inizia quindi a inscenare lui stesso in casa le pagine che sta scrivendo, interpretando da solo tutti i personaggi del film: un gruppo di soldati che durante una guerra non precisata tentano di salvare una donna misteriosa. Nino riceve anche la visita a casa di una donna, una escort che è identica alla moglie che l’ha lasciato anni prima e di cui lui è ancora innamorato.

Procedendo nella scrittura, Nino si perde in un delirio artistico e personale, forse non riuscendo più a distinguere tra verità e finzione.

“Mindemic (Opera Zero) – racconta il regista Giovanni Basso- è stato scritto e girato durante la pandemia, ancora in corso… Nella stesura della sceneggiatura sono stato sicuramente ispirato da tutte quelle settimane d’isolamento, in cui la mente aveva la necessità di vagare per spazi e mondi alternativi a quelli che stavamo vivendo tutti noi: preoccupazioni, deliri, paure, angosce di un presente e un futuro incerti. E aggiunge: “Ho sviluppato il personaggio di Nino pensando a un solo attore, Giorgio Colangeli, cui ho inviato la sceneggiatura temendo fosse rifiutata. Dopo neanche 24 ore Giorgio mi ha telefonato dicendo che voleva fare il film. Mindemic (Opera Zero) è nato quel giorno”.

E così conclude: “Da un punto di vista produttivo, realizzare un film durante un periodo di grande incertezza è stata una sfida in cui mi sono voluto cimentare non tanto perché volevo, ma perché in un qualche modo dovevo. Come Nino, dovevo mettere a frutto quei mesi, pieno di dubbi e domande sul significato che si cela dietro la realizzazione di una pellicola, in questo caso il mio primo film di lungometraggio. Mindemic (Opera Zero) racconta una “pandemia” della mente che nulla ha a che vedere con la pandemia che abbiamo vissuto, ma in virtù di quanto abbiamo vissuto forse tutti noi ci portiamo questo seme di follia in più dentro. Oggi, domani e chissà, forse per sempre”. 

Al film da corpo e anima Giorgio Colangeli, che interpreta il personaggio di Nino: qui per la prima volta nella sua formidabile carriera è il protagonista assoluto di un lungometraggio di finzione. Com’è noto, Giorgio Colangeli sa a memoria tutta la Divina Commedia, che ha declamato in più occasioni, anche sul raccordo anulare di Roma, nel Dantedì. Sa essere tragico, comico, cinico, disperato, grottesco: sempre da grande primo attore.

Per quanto riguarda i ruoli secondari, Basso ha deciso di affidarsi a volti meno conosciuti ma di grande carisma, quali Rosanna Gentili nel ruolo della escort/moglie di Nino, Roberto Andreucci nel ruolo dello sceneggiatore De Paolis e Paolo Gasparini nel ruolo del superficiale attore Giovanni Marino.

Per quanto riguarda la scelta delle musiche, tutto si deve alla scoperta di un film dal titolo La Rivoluzione Sessuale di Riccardo Ghione, del 1968, le cui musiche furono composte dal maestro Teo Usuelli. Innamoratosi della colonna sonora composta per questo film, Basso ha deciso di acquisirne i diritti e di utilizzarla per Mindemic (Opera Zero), in quanto centrava in pieno ciò che stava da tempo cercando.

Il film è stato interamente girato in 4K con un telefono iPhone 8+ cui è stata montata una lente anamorfica americana adattata al sensore mobile.

La data dell’uscita per Mindemic (Opera Zero) è stata fissata per mercoledì 15 giugno al cinema Mexico di Milano, ore 21.00, alla presenza del regista Giovanni Basso e di Giorgio Colangeli, che dialogheranno con il critico Gianni Canova e con il pubblico. A seguire: Roma, cinema Troisi, dal 16 al 21 giugno, con vari spettacoli e un evento martedì 21 giugno, alle 20.00: tutto il cast, presentato dal giornalista Stefano Amadio, dialogherà con il pubblico; Ferrara, lunedì 20 giugno, ore 21:00, al cinema Apollo: con Giorgio Colangeli e il regista, presentati dal giornalista Paolo Micalizzi; Bologna, mercoledì 22 giugno, ore 21.30, al cinema Galliera, con Giorgio Colangeli, il regista e Steve Della Casa; Pescara, giovedì 23 Giugno al cineteatro Massimo fino al 30 Giugno. Altre città verranno comunicate nei prossimi giorni sui canali social del film:  Instagram,  @mindemic_movie e Facebook,  @mindemicmovie.

 

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