“Revolution of Our Times”, impressionante e commovente docufilm sulla rivolta di Hong Kong

Nel 2019 a Hong Kong due milioni di persone (i suoi abitanti raggiungono i sette) scesero in piazza   per protestare contro una controversa legge in base alla quale chi è sospettato di un reato può essere estradato e processato in Cina.

La legge contestata, che la leader di Hong Kong Carrie Lam era decisa ad approvare (e così è stato nel 2021) avrebbe consentito al governo della città di estradare chi è sospettato di crimini gravi. Però i manifestanti e le associazioni di diritti umani temevano il suo utilizzo quale punizione dei dissidenti o di chi si fosse espresso in maniera critica nei confronti del governo cinese. Molti erano preoccupati anche per la possibile perdita d’indipendenza di Hong Kong che, pur facendo parte della Cina, era autonoma dal 1997.

I rivoltosi, quasi tutti giovani ma tra loro anche appassionati anziani, occuparono il quartiere di Central e ingaggiarono in nome della libertà una lotta strenua che sfociò in scontri a colpi di slogan, sassi e molotov contro la polizia armata di manganelli, lacrimogeni, fucili e idranti. La protesta di concluse con l’occupazione del Politecnico e il suo sgombero, l’arresto di migliaia di dissidenti: alcuni morirono, alcuni scomparvero e non si sa più nulla, i decessi per suicidio decuplicarono, ci fu chi cercò di salvarsi in esilio a Taiwan.

Il regista Kiwi Chow, nato ad Hong Kong nel 1979, ha realizzato un documentario di 152 minuti, che testimonia in maniera esaustiva e determinante – con interviste a persone dal volto coperto e nomi cambiati per non mettere a repentaglio la loro vita, con immagini impressionanti assolutamente vere e commoventi – i fatti accaduti nella sua città nel 2019-2020. Alcune riprese dall’alto sullo sciame dei manifestanti in fuga per le vie di Hong Kong, minuscoli come insetti, sono straordinarie e bellissime. Kiwi Chow si è avvalso anche delle immagini della giornalista e attivista per i diritti umani Gwyneth Ho, la quale malmenata durante un’aggressione contro i contestatori ha continuato a filmare anche mentre era a terra.   Altre riprese, realizzate con le Go-Pro fissate sui dimostranti stessi, danno l’idea chiara del clima e della violenza usata per reprimerli.

Kiwi Chow alterna immagini della celebrazione dei 70 anni della Cina Popolare con i sanguinosi scontri in contemporanea a Hong Kong. Lascia spazio al dibattito tra i i giovani protagonisti, di cui emergono opinioni divergenti, specie sull’uso della lotta pacifica o della forza. Emerge la loro generosità, il coraggio e le illusioni, la capacità organizzativa e la disorganizzazione. Un fronte eterogeneo accomunato dalla battaglia contro un clima oppressivo e dalla sensazione che senza una “rivoluzione del nostro tempo” la situazione politica non avrebbe potuto che peggiorare: mai come in questi giorni gli avvenimenti di Hong Kong fanno pensare al pericolo che una involuzione antidemocratica non riguardi solo loro, ma l’intero globo.

Revolution of Our Times (2021) Un film di Kiwi Chow Genere Documentario durata 152 minuti. Produzione Hong Kong 2021. Uscita nelle sale: giovedì 30 giugno 2022 

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