Festival Villa Medici. “Gigi la legge” di Alessandro Comodin, Premio della Giuria 2022

ROMA – Tra finzione e realtà, documentario con i ritmi e il fascino della fiction, il regista Alessandro Comodin racconta il quotidiano di un uomo sui cinquanta che lavora per la polizia municipale di un piccolo paesino del Friuli Venezia Giulia: Gigi. 

Il vigile vive da solo, con i suoi animali, in una casa di campagna dal giardino bellissimo e rigoglioso, Gigi ama la natura ed è infastidito da un vicino che in continuazione gli ripete di tagliare gli alberi, ormai troppo alti. Le sue giornate trascorrono sorvegliando strade dove tutti si conoscono e poco succede, anche se un giorno il suicidio di qualcuno che si è buttato sotto le ruote del treno scuote la comunità.

Presto però la vita riprende i ritmi quotidiani, fatti di incontri con i cittadini, con i compagni di lavoro, di osservazione di tipi che lui ritiene strani, di pattuglie i cui percorsi vengono indicati ora, radiofonicamente, da una nuova collega che vivacizza le sue uscite, con la quale Gigi instaura un dialogo galante, dai tratti naturali e comici, tale da suscitare il riso nel pubblico di Villa Medici.

“Gigi la legge” è il ritratto di un poliziotto e del suo villaggio, specchio della vita di provincia, i cui ritmi lenti, ripetitivi, semplici, i cui piccoli e grandi problemi, appaiono illuminati dalla luce della tenerezza e della poesia. Gigi la legge ha ricevuto il premio della Giuria del Festival di Villa Medici 2022 con questa motivazione: “Per la delicatezza, l’umorismo e la generosità; l’eleganza e la grazia della regia; la bellezza e la tranquillità del personaggio; la dolce follia dell’incarnazione della legge, e per inviare i nostri migliori auguri a quest’uomo che vorremmo incontrare ogni giorno”.

Alessandro Comodin è nato nel 1982 a San Vito al Tagliamento (PN). Ha studiato lettere a Bologna e cinema a Parigi, quindi all’INSAS di Bruxelles. Nel 2009 ha realizzato il suo film di diploma “Jagdfieber”, un documentario sulla caccia, presentato alla 50esima edizione del Festival dei Popoli ed alla “Quinzaine des Réalisateurs” del Festival di Cannes. Con “L’estate di Giacomo” (2011), il suo primo lungometraggio, ha vinto il concorso Cineasti del presente al Festival di Locarno 2011. In seguito ha diretto “I tempi felici verranno presto” e “Gigi la legge”. 

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