Teatro dell’Orologio. “Finestre – Canti per resistere” a questa realtà. Recensione

ROMA –  E’ bamboccioni la parola più pronunciata nella parte iniziale di “Finestre – Canti per resistere”, spettacolo teatrale in programma al Teatro dell’Orologio dal 12 al 22 gennaio, a conferma di quanto questo termine sia ormai diventato di uso comune dopo l’infelice dichiarazione dell’allora ministro Padoa Schioppa nel 2007, che così apostrofava i ragazzi ancora alle dipendenze dei genitori e li esortava ad uscire di casa. Quindi oltre il danno la beffa: non solo si accettano una quantità di lavori mal retribuiti in attesa di quello giusto, ma sentirsi accusati di non voler essere del tutto indipendenti dai propri familiari sembra veramente troppo.

A questo ed altro si cerca comunque di resistere, e cercano di farcelo capire Chiara Casarico e Tiziana Scrocca, autrici e interpreti dello spettacolo, attraverso un mix di canzoni, monologhi, siparietti comici e letture di scritti di Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini e Antonio Gramsci.

La scenografia, come in “Storie di pane”, in scena fino alla scorsa settimana al teatro Furio Camillo, è semplice ed essenziale, con le finestre ricavate fra telai metallici che fanno da cornice ai vari racconti, in bilico tra ironia e drammaticità.Si va dalla ragazza straniera che lamenta il fatto di non poter vedere il marito a causa degli orari di lavoro – lei si alza presto la mattina per fare le pulizie, il marito alla stessa ora torna a casa dopo il  turno di notte – alla signora anziana che mentre spia dalla finestra i vicini extracomunitari che passano nel cortile si lascia andare a commenti sprezzanti nei loro confronti, commenti dai quali trapela anche una notevole dose d’invidia.

Nell’ultimo dei racconti, ispirato ad un personaggio di Elsa Morante, il “pazzerello” che vive in strada ed esprime la propria felicità cantando, al posto delle finestre appaiono dei vestiti messi in fila su di un lungo appendiabiti, con le attrici che inseriscono il proprio volto al di sopra di essi, per un’idea di teatro che ricorda da vicino certe cose di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, senza però i toni surreali tipici dei due artisti romani.

Ciò che non manca mai è una sana dose di inguaribile ottimismo, che non solo si intravede nella maggior parte dei personaggi dei racconti, ma sembra anche esser presente nei volti delle due protagoniste, alle prese con il difficile mestiere di attrici teatrali in un paese come il nostro che, a voler citare un altro ministro di un più recente governo, non molto tempo fa dichiarava che i tagli alla cultura  erano necessari perché “la gente non mangia di cultura”.

Finestre – Canti per resistere

Scritto, diretto e interpretato da Chiara Casarico e Tiziana Scrocca

Scenografia di Franca D’Angelo

Organizzazione di Laura Gentile

Dal 12 al 22 gennaio 2012
Teatro dell’Orologio
Info e prenotazioni 06.6875550

www.ilnaufragarmedolce.it

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