Teatro Parioli. “A qualcuno piace carta”: Ennio Marchetto fa scintille. Recensione.Trailer

ROMA – Uno e centomila. Un solo corpo per più di trenta coloratissimi personaggi del mondo della musica e dello spettacolo.

Il corpo è quello del trasformista Ennio Marchetto che riporta a Roma il suo scintillante spettacolo A qualcuno piace carta, in scena al Teatro Parioli-Peppino De Filippo dall’8 al 18 marzo. Marchetto diventa un manichino, stretto in un’anonima calzamaglia nera, su cui prendono vita icone di cellulosa. Un camaleontico origami con parrucche e costumi fatti solo di carta, smontati e rimontati alla velocità della luce.

Dalle casse del teatro squilla un serpentone musicale in cui la Habanera e Vola Colomba si prendono per mano, Poker Face lascia il posto al Sirtaki e ‘O sole mio alle tagliatelle di nonna Pina. Così Marchetto diventa di volta in volta Maria Callas e Nilla Pizzi, Pavarotti, Domingo e Carreras o la burrosa Antonella Clerici. Le sue non sono semplici imitazioni da avanspettacolo. C’è tanta ironia nel costruire gag esilaranti e non c’è tregua per la mandibola degli spettatori che diventa l’impalcatura di un sorriso lungo un’ora. Lo spettacolo ha il ritmo e i colori delle voci di Mina, Claudia Mori, Patty Pravo e Freddie Mercury, o lo scintillio delle paillettes di Gloria Gaynor e dei costumi marziani di Cher, Lady Gaga e Kylie Minogue. La risata scatta già con l’effetto sorpresa per l’ingresso della nuova star che l’artista porta in scena, in quei pochi secondi di buio tra una performance e l’altra, mentre la comicità è alimentata dalle transizioni istantanee dei personaggi. Basta cambiare un’acconciatura o aumentare un decolleté ed ecco che la rassicurante Arisa diventa la conturbante Sabrina Salerno o, marcia indietro, l’irriverente triangolo di Renato Zero si trasforma nella speranzosa barchina di Orietta Berti.

L’entusiasmo con cui Marchetto sale sul palco è coinvolgente. Ha le movenze di un mimo e l’ironia di una drag queen, ma forse è il musical il genere a cui A qualcuno piace carta è più vicino, con le coreografie mimetiche delle esibizioni storiche dei suoi personaggi, così come l’immaginario collettivo le ricorda. L’abile trasformista è alla ribalta dei più importanti palcoscenici del mondo da circa vent’anni ed è reduce dal successo di un mese di repliche a New York.   

Teatro Parioli Peppino De Filippo – Roma
A qualcuno piace carta
Di Ennio Marchetto e Sosthen Hennekam
Con Ennio Marchetto
Dall’8 al 18 marzo

Ennio Marchetto, il trasformista – trailer

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