Cannes 75. Kaput la biglietteria web, ovazione per Zelensky, divertente il film d’apertura.

CANNES (nostro inviato) Partenza a fatica per Cannes, più affollata che mai di giornalisti e professionali.

Ai nostri giorni se un programma internet non funziona, è la fine. Questo è ciò che è accaduto alla biglietteria online del festival che prima funzionava male, poi è saltata completamente. Gli organizzatori si sono scusati per le enormi difficoltà riscontate nel prenotare l’accesso ai film e lo hanno fatto con un comunicato ufficiale: “I problemi sono probabilmente dovuti a degli atti tesi a saturare volontariamente il sito. Stiamo lavorando a risolvere il disservizio e intanto abbiamo creato un sito specifico riservato alla stampa accreditata”.  Tuttavia sino ad oggi la piattaforma non è ricomparsa online e molti giornalisti hanno fatto file interminabili per poter conquistare un biglietto. Tempo perduto a scapito dei film, alcuni dei quali molto importanti.

Un’edizione che risente della guerra, a cui Cannes dimostra una partecipazione sincera verso i più deboli. Quando sul finire della cerimonia di apertura l’attrice Virginie Efira, madrina della 75 edizione,  ha annunciato a sorpresa il collegamento con Volodymyr Zelensky c’è stata un’ovazione: il Presidente dell’Ucraina ha scosso la platea quando ha affermato che i dittatori moriranno, l’odio scomparirà e l’unica scelta è continuare a lottarvi contro.

Il presidente della giuria Vincent Lindon, aveva sin da subito  assicurato una edizione “dignitosa e rispettosa di questi tempi di guerra”: “ Possiamo fare qualcosa di diverso dall’utilizzare il cinema, quest’arma emotiva massiva, per svegliare le coscienze e scuotere gli indifferenti?”, aveva detto. Inoltre l’attore e attivista Forest Whitaker, che riceve in questa edizione la Palma d’oro d’onore, sottolinea come “i registi ci aiutano a dare un senso a questo mondo”.  Forest Whitaker presenta a Cannes fuori concorso  “For the sake of peace” , “Per il bene della pace”, un film da lui prodotto.

Il film di apertura “Coupez!”, una satira sul cinema degli zombie, aveva fatto parlare di se ancor prima di essere visto perché il suo titolo iniziale era “Z comme Z”  (Z come Z), e l’istituto di cultura ucraina aveva protestato che potesse essere confuso per un indiretto appoggio alla armate russe che, è risaputo, hanno la zeta come simbolo.  Dopo avere il film visto si può dire che niente è più lontano: l’opera è una parodia dei cinema sui morti viventi, racconta la storia di un regista che vuole girare un film sugli zombie e durante le riprese accadono fatti macabri che, svelati dai trucchi cinematografici, fanno molto ridere.

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