RomaFF16. Vince “Open Arms la legge del mare”. Tutti i premiati
Scritto da Bruna AlasiaROMA - Il premio più importante è stato vinto dal film “Mediterraneo”, in Italiano “Open Arms La legge del mare”, che racconta l'avventura dei volontari di Open Arms, la ONG fondata da Oscar Camps impegnata a salvare i migranti dal naufragio.
Festa Cinema Roma 2021. “Frank Miller – American Genius”, il fumettista più prodotto dal cinema
Scritto da Bruna AlasiaROMA – La registaSilenn Thomas debutta nel documentario “Frank Miller – American genius”, ripercorrendo una carriera lunga mezzo secolo del leggendario fumettista.
RomaFF16. “Onde radicali”: storia di una radio e di un paese
Scritto da Bruna Alasia“Radio Sicilia Libera", fondata da Danilo Dolci, il 25 marzo 1970, aveva rotto il monopolio di stato sulle trasmissioni via etere, denunciando il potere mafioso che si era impossessato dei soldi destinati alla ricostruzione della valle del Belice, dopo il terremoto del 1968.
RomaFF16. “The lost Leonardo”: è falso il quadro più costoso del mondo?
Scritto da Bruna AlasiaNel documentario del danese Andreas Koefoed, “The lost Leonardo”, sono ricostruite le traversie del Salvator Mundi, quadro ritrovato e attribuito a Leonardo.
RomaFF16. “Passing”, quel nostro inconscio autodiscriminante
Scritto da Bruna Alasia“Passing”, esordio alla regia di Rebecca Hall, nota attrice inglese classe 1982, ha un titolo italiano che è “Due donne”, come il libro di Nella Larsen, edito da Frassinelli, cui il film s’ispira.
RomaFF16. “The north sea”, ipnotico disaster movie ambientalista
Scritto da Bruna AlasiaThe North Sea, in anteprima mondiale alla Festa di Roma, è un ipnotico disaster movie a sfondo ecologico di John Andreas Andersen.
RomaFF16. I classici. “Don Camillo e l’onorevole Peppone” di Carmine Gallone (1955)
Scritto da Sandro MarucciSi dice, e non a torto, che la serie dei film di Don Camillo (quattro o cinque fra sequel e imitazioni) abbia contribuito non poco all’affermazione della Democrazia Cristiana a danno del Partito Comunista nelle elezioni degli anni del mancato sorpasso.
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RomaFF16. I classici. “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola (1974)
Scritto da Sandro MarucciTale e tanto è stato il successo che questo film ha riscosso, presso la critica più esigente e il pubblico più vasto, che ancora oggi, a quasi mezzo secolo di distanza dalla “prima” che riempì una delle principali sale cinematografiche romane dell’epoca, non c’è rete televisiva pubblica o privata che non si trattenga dal programmarlo, e non soltanto con la complicità dell’estate.
Festa Cinema Roma 2021. “Charlotte”, film d’animazione sulla prima graphic novelist della storia
Scritto da Bruna AlasiaCharlotte Salomon (Berlino 1917 – Auchswitz 1943) è stata una pittrice di origini ebraiche, vittima dell'Olocausto. Da molti è considerata la prima graphic novelist della storia. Una delle artiste più originali e pionieristiche del ‘900. La sua opera “Vita? o Teatro?” - circa ottocento lavori che ripercorrono la sua biografia, composti dal 1941 al 1943 in Francia dove cercava di nascondersi dai nazisti, da lei poi affidati a un amico perché li portasse in salvo - hanno uno stile innovativo che potremmo paragonare alla graphic novel contemporanea in cui pittura, fumetto, cinema e teatro si fondono, trasmettendo una istintiva toccante drammaticità.
“Charlotte” di Tahir Rana ed Eric Warina , film d’animazione presentato alla festa del Cinema di Roma, si propone di raccontare la biografia di quest’artista tedesca che, malgrado il periodo storico in cui visse, combatté strenuamente per affermare il proprio talento. E’ un film visivamente coinvolgente, le cui scelte grafiche riecheggiano lo stile originale della pittrice, illuminano le sue opere, caratterizzano i personaggi in maniera univoca. Scenografie, scelte cromatiche, offrono allo spettatore un emozionante racconto, nel rispetto dei disegni che Charlotte Salomon ci ha consegnati. E’ un film nel quale, anche oggi, la protagonista pare raffigurarci la sua esistenza.
Le scene in cui le opere di Charlotte Salomon prendono vita, nascono da un rigoroso lavoro di documentazione sulle sue tecniche e dal consulto della Charlotte Salomon Foundation. Non riguardano solo l'estetica ma anche la sostanza dei fatti, tengono conto di una Charlotte immaginifica, che nel film dice come i suoi dipinti biografici siano memoria di "quello che è successo, o che magari non è successo ma che non per questo è meno vero". Il film d’animazione accenna alla morte del nonno di Charlotte Salomon: nel 2015, l’editore francese Le Tripode pubblicò una lettera di 35 pagine in cui la Salomon confessava di averlo avvelenato, ma nei fatti non si sa cosa sia vero e cosa no.
Tutto il lavoro di Charlotte Salomon si muove sul confine tra realtà e finzione. Di temperamento sensibile, segnata da una famiglia nella quale alcuni suoi consanguinei cercarono il suicidio, soffrì lei stessa di depressione. Fu l’amore per l’arte a salvarla e a permetterle di tirare avanti nonostante la tortura e la segregazione del periodo in cui si trovò a vivere. Purtroppo nell’ottobre del 1943, poco dopo essersi sposata ed incinta di sei mesi, fu catturata dalle SS e portava ad Auschwitz dove morì in una camera a gas, il giorno stesso del suo arrivo.
Genere:Drammatico
Anno:1981
Regia:Frans Weisz
Attori:Brigit Doll, Derek Jacobi, Elisabeth Trissenaar, Brigitte Horney, Max Croiset, Peter Capell, Buddy Elias, Lous Hensen, Eric Vaessen, Maria Machado
Paese:Germania
Durata:95 min
Formato:NORMALE
Distribuzione:INDIPENDENTI REGIONALI (1987)
Sceneggiatura:Frans Weisz, Judith Herzberg
Fotografia:Theo van de Sande, Jerzy Lipman
Montaggio:Clarissa Ambach
Musiche:Egisto Macchi
Produzione:FILMKUNST BERLIN, BBC LONDON, RAI
RomaFF16. I classici. Pretty Woman di Garry Marshall (1990)
Scritto da Sandro MarucciAltro caposaldo televisivo per le reti only-movie. Grazie anche al lockdown da pandemia lo puoi rivedere spesso nelle serate fiacche.
RomaFF16. “Open Arms. La legge del mare”, le origini dell’ONG fondata da Oscar Camps
Scritto da Bruna AlasiaIl film di Marcel Barrena racconta la nascita di Open Arms, l’Ong non governativa spagnola alla quale si deve il salvataggio dalla morte in mare di decine di migliaia d’immigrati. Barrena parte dagli inizi, quando non c’era ancora la famosa nave, per il regista conta la genesi umana di questa straordinaria iniziativa.