Festa cinema Roma. “Room”. Lascia il segno nel concorso ufficiale

ROMA (nostra inviato) – Basato sull’omonimo romanzo della scrittrice Emma Donoghue, a sua volta  ispirato al caso Fritzl, che in Austria destò grande scalpore – ma molti altri fatti reali vengono alla mente guardando questo film –   Room del regista Lenny Abrahamson racconta la  drammatica vicenda di Joy (Brie Larson), rapita da un maniaco e segregata per sette anni in un capanno nascosto alla vista,  che lei condivide con Jack (Jacob Tremblay), il figlio di cinque anni, messo al mondo proprio in seguito agli abusi del suo aguzzino.

Abrahamson mostra una sconcertante agorafobica tortura, tratteggiata con tatto e con pochissimi momenti di violenza fisica,  fondando il suo lungometraggio sulla tensione narrativa, sull’intensità delle interpretazioni dei due bravissimi attori. “Room” sconcerta, commuove, affronta un argomento della depravazione umana non ancora sufficientemente  indagato dal cinema. Pellicola che può piacere al pubblico, nel quale è difficile trovare difetti: ottima sceneggiatura, ottimo ritmo, credibili gli interpreti che debuttano come protagonisti lasciando il segno.

Forte del premio del pubblico al Toronto International Film Festival, in corsa per gli Oscar, presentato in anteprima alla Festa del Cinema,  “Room” qualifica la kermesse romana come appuntamento di qualità: afferma come anche ciò che incontra il favore popolare, può rivelarsi arte.

Room (Usa, 2015, drammatico) di Lenny Abrahamson; con Brie Larson, Megan Park, William H. Macy, Jacob Tremblay, Joan Allen, Sean Bridgers, Tom McCamus, Amanda Brugel, Kate Drummond, Chantelle Chung, Cas Anvar, Jack Fulton, Randal Edwards, Joe Pingue – uscita giovedì 3 marzo 2016.

Room – Trailer

 

Condividi sui social

Articoli correlati