Festa Cinema Roma 15 . “I laureati” di Leonardo Pieraccioni, il primo di un filone

E’ il primo fortunato film di Leonardo Pieraccioni, ex-cabarettista che della toscanità ha fatto il suo timbro umoristico insieme con Massimo  Ceccherini, Giorgio Panariello e prima di loro Francesco Nuti e Roberto Benigni.

C’è stata una vera scuola di comici toscani, più di quanto si possa dire dei romani (Fabrizi, Montesano, oggi Brignano) con indubbio successo. Per I laureati, del 1995, Pieraccioni ha chiamato alcuni i nomi che ritroveremo presto nei film del genere: in questo si può dire sa stato una sorta di talent-scout non solo regionale: oltre a Ceccherini, esordiente, ci sono il pugliese Rocco Papaleo, Gianmarco Tognazzi figlio d’arte, il non più verde Alessandro Haber e la siciliana Maria Grazia Cucinotta, già al suo terzo film e quindi lanciata per una carriera di grande successo.

 I quattro amici si godono la vita da spensierati freschi di laurea che non pensano sul serio come affrontare la vita. Le situazioni comiche si susseguono, le battute piovono a raffica, in un’atmosfera da Amici miei che l’esordiente regista non cerca di nascondere.  Da questo film Pieraccioni è partito per gli altri che sono seguiti (Il ciclone, Fuochi d’artificio, Il pesce innamorato) che ne hanno fatto un regista di cassetta, come oggi si può dire di Checco Zalone.   

Restaurato come in genere si fa dei classici, il primo film di Pieraccioni si è potuto rivedere con gusto alla Festa del Cinema di Roma dove, fra tanti film impegnati, ha rappresentato una parentesi di vero divertimento. Non è un classico, ma nel suo genere ha aperto un filone.

 

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