Teatro Parioli. “Aspettando Godot”, intramontabile capolavoro. Recensione

ROMA – Si è tenuta ieri, al Teatro Parioli Peppino De Filippo, la prima dell’intramontabile capolavoro di Samuel Beckett, “Aspettando Godot”, con la regia di Maurizio Scaparro, che rimarrà in scena fino al prossimo 24 gennaio. A vestire i panni di Estragone, detto Gogo, e Vladimiro, detto Didi, sono i formidabili Antonio Salines e Luciano Virgilio, i quali attendono con ansia un certo Signor Godot, di cui non si sa quasi niente.

I due, vestiti di stracci e, a tratti, poco lucidi, per ingannare l’attesa, parlano davvero di tutto, un’iperbole dopo l’altra, in un crescendo di tensione che arriva al culmine con l’entrata in scena di Pozzo e Lucky, interpretati dagli straordinari Edorardo Siravo e Enrico Bonavera.

I sentimenti che legano i protagonisti sono estremi e contrastanti e il senso di attesa e di speranza iniziali, lasciano ben presto il posto all’angoscia e alla disillusione per l’ennesima aspettativa disattesa che li immobilizza, invece di scuoterli. La grande attualità del testo di Beckett è resa alle perfezione dalla sapiente regia di Maurizio Scaparro e dal trasporto degli attori sul palco, uniti da una profonda intesa. Un plauso particolare, inoltre, va a Michele Degirolamo, che interpreta il Ragazzo che, alla fine di ogni atto, giunge a portare notizie del fantomatico Godot ai disperati mendicanti di attenzione.  Didi e Gogo, infatti, sono l’emblema dell’uomo del Novecento che, anche oggi, passato il giro di boa degli anni duemila, è in eterna attesa di qualcosa che sembra proprio non voler arrivare. Lavoro, famiglia, stabilità: la realizzazione di sogni e aspirazioni, anche e soprattutto adesso, in un periodo di crisi, è lastricata da frustrazioni e turbamenti che si acuiscono col passare del tempo.

L’interpretazione degli attori sul palco è particolarmente intensa e drammatica, colorando di umanità e sentimento una scena che siamo soliti legare al cosiddetto Teatro dell’assurdo, ma nella quale lo spettatore, confuso ed emozionato, riesce a riconoscersi e immedesimarsi con grande entusiasmo. È il concreto sconforto dei coraggiosi, eppure inermi, protagonisti a contagiarci ancora, unendo il riso al pianto, perché, in fondo, ben poco è cambiato oggi, rispetto a quel secondo Novecento che ha dato e tolto tante speranze a molte generazioni. Del resto, ognuno ha il proprio Godot e forse non ci resta altro che continuare ad aspettare. 

SPETTACOLO: ASPETTANDO GODOT 

DI: SAMUEL BECKET

PRESENTATO DA: CENTRO D’ARTE CONTEMPORANEA TEATRO CARNANO

REGIA: MAURIZIO SCAPARRO

CON: ANTONIO SALINES, LUCIANO VIRGILIO, EDOARDO SIRAVO, ENRICO BONAVERA, MICHELE DEGIROLAMO

SCENE: FRANCESCO BOTTAI

COSTUMI: LORENZO CUTULI

DISEGNO LUCI: SALVO MANGANARO

UFFICIO STAMPA: MAURIZIO QUATTRINI 

TEATRO: TEATRO PARIOLI PEPPINO DE FILIPPO – via Giosuè Borsi 20, 00197, Roma 

INFO E PRENOTAZIONI: Tel. 06/8073040 – Mail [email protected]

SPETTACOLI: In scena dal 14 al 24 gennaio 2016

BIGLIETTI: platea 27 €, galleria 22 €

www.teatropariolipeppinodefilippo.it

Condividi sui social

Articoli correlati