FFF. “Magallanes”, ultimi sentiti applausi a Fiuggi

FIUGGI (nostro inviato) Ultima proiezione tra le pellicole in concorso al Fiuggi Film Festival è quella dell’intenso “Magallenes” di Salvador del Solar.

Thriller supportato dalla grande interpretazione dei protagonisti capaci di recitare anche solo con lo sguardo, facilitando non poco il lavoro del regista all’esordio dietro la macchina da presa. Il tema affrontato non è semplice: i peccati del passato, che al presente presentano il doloroso conto.  Del Solar, però, supera brillantemente la prova. 

In “Magallanes” le vicende intime dei protagonisti si legano alla storia del Perù e alla barbarie di ferite politiche insanabili. Splendida la fotografia di Diego Jiménez, che offre un intenso ritratto della Lima contemporanea vista da un taxi, supportando alla perfezione una sceneggiatura curata da Salvador del Solar, adattamento del romanzo di Alonso Cueto “La pasajera”.  Le robuste note del compositore Federico Fusi contribuiscono a tenere costantemente alta la tensione.

La storia è di Magallanes (uno straordinario Damian Alcazar), un ex soldato dell’esercito che oggi guida un taxi ed è l’autista di un colonnello in pensione (la leggendaria star argentina Federico Luppi), suo superiore ai tempi della lotta alla sovversione di Ayacucho. A legarli c’è un segreto, che riemerge quando Magallanes riconosce una ragazza (Magaly Solier), protagonista di un oscuro episodio del suo passato. 

Questa coproduzione Perù-Argentina-Colombia-Spagna, pur essendo molto radicata nel territorio e nella cultura latina, è accessibile a un pubblico internazionale grazie all’universalità dell’argomento (colpa, redenzione e peccato), alla profondità e sensibilità del regista, pienamente colta dal pubblico del Fiuggi Film Festival visto il lungo applauso al termine della proiezione. 

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