FFF. Premio della Stampa al sorprendente “Coconut Hero”. Recensione

FIUGGI (nostro inviato) Merita un’annotazione a se, Il Premio della Stampa del Fiuggi Film Festival, attribuito da una giuria di giornalisti presieduta dal direttore dell’ufficio stampa Paolo Piersanti.   Tra i numerosi film, per nulla banali, l’entusiasmo dei critici cinematografici si è riversato su “Coconut Hero” di Florian Cossen.

 Un’opera sorprendente. Di quelle che non ti aspetti, che sono una benedizione dal cielo, che suscitano un “Grazie Cossen!” dall’intimo. Se adorate l’ironia e la feroce satira questo è un film che posso consigliarvi, diverso è se non le amate: giacché ”Coconut hero” prende la morte, il dolore, la ferocia della vita e ne ride, ne sghignazza allegramente. Non versa lacrime per una perdita affettiva, per una malattia terminale, per la morte di un adolescente. Assolutamente paradossale. Feroce, tagliente, completamente folle. 

In Coconut Hero si ride fragorosamente sulle situazioni più impensabili: c’è un morto sullo schermo e scoppia la risata, perché il regista Florian Cossen è in grado di captare l’aspetto comico di ogni situazione e di restituirlo al pubblico. La sceneggiatura ha dialoghi straordinari, mai una parola di troppo, ogni personaggio incarna alla perfezione le sue battute.

Innamorato irrimediabilmente di questo film, sarò forse di parte, tanto che non ho ancora detto di cosa parla. Sarei tentato, infatti, di non farlo, perché qualsiasi sinossi sarebbe riduttiva, come accade per tutte le migliori creazioni audiovisive. Basterà accennare la scena di apertura, che vede un sedicenne depresso che si punta la canna del fucile sulla tempia e preme il grilletto. Trenta secondi dopo, incredibile ma vero, con lui in coma iniziano le risate. Grasse, grasse, grasse risate. 

Coconut hero – Trailer

https://www.youtube.com/watch?v=fitIwvf2SYE

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