Voci Partigiane. Storie all’ombra della linea gotica

ROMA – Possono ancora le parole scavare dentro l’anima e far emergere gli strati più profondi della nostra coscienza? Possono ancora le frasi tracciate dalla mano sapiente dell’autore destare in noi sentimenti autentici di meraviglia e di autentico stupore? Leggendo il libro di Simona Teodori non possiamo far altro che rispondere affermativamente.

In “Voci Paritigiane – Storie all’ombra della linea Gotica”, edito da Edizioni della Sera nella sezione “Externa – I fuori Collana” troviamo tutta la passione di una scrittrice che, sebbene alla sua prima opera prima, già manifesta tutta la padronanza di stile e la capacità di coinvolgere il lettore in una serie di racconti sulle guerre partigiane lungo la linea gotica.

Nel dramma collettivo della guerra con i suoi lutti e la sua distruzione la Teodori introduce il dramma privato dei personaggi descritti con dovizia di particolari sempre restando attenta a non eccedere per lasciare il lettore libero di muoversi con l’immaginazione.

La narrazione è rapida, veloce  e incisiva e le frasi scorrono senza intoppi; ci sono giovani come Tirana, Figaro, Zeus che combattono tra i monti  con fare deciso e risoluto. C’è il poeta e il lupo, due personaggi completamente diversi, eppure uniti dalla comune causa che si battono per le stesse ragioni e assaporano lo stesso freddo, gli stessi sentieri, gli stessi rischi.

C’è Lisetta, staffetta partigiana a servizio della signora Giovanna, ci sono tutta una serie di personaggi che fanno da sfondo ad un mondo diviso dalla lacerante scelta di stare con il Regime o appoggiare la lotta partigiana.

Quattro storie unite da un filo comune, dallo stesso profilo narrativo coinvolgente e accattivante, dagli stessi quadri descrittivi che accompagnano il lettore tra i boschi per i sentieri ad evitare i nazi-fascisti.

Avventure di fantasia che sono calate nella realtà storica del momento dove si vive sul serio la guerra partigiana, il clima che si respirava in quell’epoca di grande contrapposizione e che la Teodori ha saputo rendere bene con mano ferma e decisa regalandoci un affresco nitido e preciso di quel periodo.

Un libro interessante che commuoverà per la sua dolcezza e per la sua particolare intensità che è necessario leggere e apprezzare.

A cura di Alessandro Spadoni

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