Philip Roth. “L’animale morente”: l’inesorabilità del sesso e della morte. Recensione

ROMA – “L’animale morente” è un romanzo breve dello scrittore Philip Roth: libro schietto, senza pudori, non solo una narrazione cruda sul sesso, ma anche una, ancor più cruda, meditazione sulla vita e sulla morte.

Il sesso contrapposto alla malattia, alla vecchiaia, alla nostra intrinseca e universale fragilità. Da quest’opera è stato tratto nel 2008 il film Lezioni d’amore (Elegy), diretto da Isabel Coixet e presentato al Festival di Berlino.

Protagonisti sono  David Kepesh –  già apparso in altre storiediRoth  – professore universitario ultrasessantenne famoso per i suoi programmi letterari alla radio e la ventiquattrenne affascinante Consuela Castillo, studentessa in uno dei suoi corsi. Nonostante la grande differenza d’età, della quale David soffre il disagio, i due  iniziano una relazione amorosa da cui lui é ossessionato: gelosia, senso di inadeguatezza, paura della perdita, desiderio di fusione fino al degrado, contraddistinguono, come altri personaggi maschili di Roth, la sua dipendenza patologica.  Consuelo viene descritta quale regina della fellatio, sullo sfondo della rivoluzione sessuale degli scorsi anni ’60. Anni sulla cui ideologia lo scrittore inserisce la sua visione del mondo: “E’ il sesso a sconvolgere le nostre vite ordinate, lo so io e lo sanno tutti”. Il sesso per Philip Roth  non è  divertimento superficiale,  è anche la vendetta sulla morte. E pur avendo esso un potere limitato, Roth ci pone la domanda se esista un potere più grande.Sregolatezze senili, idolatria per la giovinezza fisica dell’amante, incapacità del personaggio femminile di fare a meno di questa adorazione, fanno di David e Consuelo un incastro impari, simbiotico,  risucchiato nella vita e   nella sua inderogabile caducità…

Il libro è a tratti doloroso, un vero pugno nello stomaco per il lettore e – a meno che questi, raccapricciato,  non fugga prima –   arriva alla scoperta di un finale rimosso e simbolico, inesorabile, con inaspettati toni liturgici.

Philiph Roth

L’animale morente

Einaudi editore

Pag. 113

Euro 9

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