Classici. Honoré De Balzac, “La ragazza dagli occhi d’oro”. Recensione

L’introduzione audace della passione amorosa tra donne, nell’ottocento quasi mai affrontata

Scrive Honoré De Balzac nell’incipit del racconto “La ragazza dagli occhi d’oro”: “Uno degli spettacoli più spaventosi che esistano sulla faccia della terra è senza dubbio l’aspetto dei parigini, gente smunta, gialla, terrea, orribile. Che cos’è Parigi se non un vasto campo scosso senza tregua da una tempesta di interessi, sotto cui turbina una messe di uomini che la morte falcia più che in qualsiasi altro luogo della terra e che rinasce sempre più fitta? I loro visi tesi e contratti sprigionano da tutti i pori lo spirito, i desideri, i veleni che riempiono i loro cervelli; non son visi quelli, ma maschere: maschere di debolezza, di forza, di miseria, di gioia e di ipocrisia, estenuate e segnate dal marchio indelebile di un’ansiosa avidità. Che voglion dunque essi: oro o piacere!” Pubblicato per la prima volta nel 1835, rappresenta uno degli studi delle “Scene di vita parigina” della Commedia umana, alla quale Balzac ha dedicato la vita.

“La ragazza dagli occhi d’oro” narra del conte Enrico de Marsay, uomo molto avvenente, dandy agguerrito, che sa piegare chiunque al proprio volere. Un giorno Enrico incontra, durante una passeggiata per le vie di Parigi, Paquita Valdes, straniera “dagli occhi dorati”, creatura misteriosa, d’una bellezza così eccezionale da attirare subito il suo desiderio. La ragazza vive sotto il costante controllo della governante, è rinchiusa in uno strano palazzo, non esce mai sola e non riceve nessuno. Il conte riesce a vederla in gran segreto, correndo seri rischi, ma quando i due sono al culmine della passione e parlano di fuggire insieme, entra in scena l’ imprevedibile….

Il racconto di Balzac ha il tocco del feuilleton, i toni melodrammatici, i chiaroscuri e i misteri dei romanzi popolari, ai quali si era dedicato per anni al solo fine di guadagnare. Pure l’abilità narrativa del suo genio riesce a irretire il lettore e a farlo riflettere, innalzando l’opera a molto più che un semplice melò. Senza contare che in essa l’autore affronta il tema dell’omosessualità femminile, cosa che quasi nessuno, a quel tempo, aveva avuto il coraggio di fare. Il libro è dedicato al pittore Eugène Delacroix, un artista dai toni accesi, come quelli usati da Honoré de Balzac per comporre questa storia.

Honoré de Balzac
La ragazza dagli occhi d’oro 
I Grandi Libri Garzanti
Edizione tascabile – € 8.00 

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