Claudio. Il primo imperatore gallico di Roma

Lo scrittore campano Raffaele Bene presenta “Claudio. Il primo imperatore gallico di Roma”, un saggio storico divulgativo che si legge quasi come un romanzo, in cui si narra l’affascinante storia di Tiberio Claudio Nerone Germanico, intellettuale dalla salute malferma, animato da una profonda sete di vendetta e di riscatto. Un’opera coinvolgente, che istruisce e intrattiene, e che mette al centro l’uomo, prima ancora che l’imperatore.

«[…] all’indomani della morte di Caligola, Claudio sfoderò la sua maschera di “uomo di potere”, diametralmente diversa rispetto a quella di “uomo di cultura” incapace di assumersi con decisione e consapevolezza le proprie responsabilità».

Claudio. Il primo imperatore gallico di Roma di Raffaele Bene è un’opera molto interessante perché risulta fruibile non solo da chi è appassionato di storia ma anche dal semplice curioso a digiuno di determinate nozioni. Con un linguaggio scorrevole e fresco che riesce a catturare l’attenzione, l’autore offre un nuovo punto di vista da cui osservare la storia di Tiberio Claudio Nerone Germanico, imperatore di Roma e, secondo il suo parere, anche un Dr. Jekyll e Mr. Hyde ante litteram. Raffaele Bene attualizza la figura di Claudio, e permette al lettore di immergersi nella sua vita e di partecipare ad alcune delle fasi cruciali del suo governo; riesce a raccontare la sua storia come se stesse parlando di una persona a lui vicina, di un contemporaneo. L’autore ha lo scopo di smascherare quelle illazioni che sono state fatte sulla figura del bistrattato imperatore – celebri sono i ritratti poco lusinghieri che ne fecero Seneca, Tacito e Svetonio – portando prove storiche ed essendo il più possibile obiettivo rispetto ai pregi così come ai difetti del protagonista del suo saggio. Ne emerge il profilo di un uomo con le sue tante insicurezze, con il suo passato di isolamento, con il suo risentimento alimentato per anni, con i suoi fatali problemi con le due mogli, Messalina e, soprattutto, Agrippina, alla quale era sottomesso. Claudio è stato un ragazzo maltrattato da tutti coloro che non sapevano guardare oltre i suoi problemi fisici, e perfino dalla sua stessa madre, che lo definiva una «caricatura d’uomo, un oggetto che la natura aveva soltanto cominciato, ma che non aveva portato a termine». L’autore invece ci mostra una persona intelligente e acculturata, che mentre era impossibilitata a partecipare alla vita pubblica ha pianificato la sua vendetta e l’ha servita fredda, quando nessuno se l’aspettava. Un leone travestito da agnello, che ha probabilmente avuto un ruolo attivo nella congiura contro lo scellerato nipote e imperatore Caligola, che ha ordito il suo piano con pazienza e ha ottenuto infine il suo riscatto. Claudio è stato quindi molto più di quello che ci è stato tramandato e, attraverso testimonianze e documenti riportati nel testo – molto significativi in virtù del loro valore storico – è possibile avere un quadro esauriente dei tredici anni di governo del “Principe inatteso della storia di Roma”, caratterizzati da un’intelligente strategia di integrazione e da una proficua politica estera. Un sovrano moderno, che ha guardato al passato per comprendere il futuro; un fine intellettuale, che ha saputo cogliere le occasioni e volgerle a suo favore, contro ogni previsione.

TRAMA. L’imperatore Claudio è stato bersagliato dalla critica in quanto la tradizione storiografica ci ha consegnato il ritratto di un uomo debole, sopraffatto dalle sue due donne: Messalina e Agrippina minore. Tacito racconta addirittura come lo zio di Caligola sia stato proclamato imperatore mentre si trovava sotto a un letto, tremante di paura. In realtà, Flavio Giuseppe ci dice tutt’altro, affermando che nella congiura che pose fine alla vita del figlio di Germanico, Claudio c’entrasse e come, avendo anche ricoperto un ruolo tutt’altro che ininfluente. Personalità complessa, una sorta di Dottor Jekyll e Mr. Hyde di Roma, afflitto da poliomielite acuta da bambino, amante della cultura, la personalità di Claudio risulta essere molto complessa e, per questo, terribilmente affascinante. Rivalutare il suo operato senza condizionamenti “tacitiani” è il modo migliore per comprendere l’importanza che il fratello di Germanico ha avuto nella gloriosa storia romana.

BIOGRAFIA. Raffaele Bene è nato nel 1999 a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. È in procinto di conseguire la laurea triennale in “Lettere Moderne” all’Università degli Studi di Salerno, dove ha potuto coltivare le sue più grandi passioni: il Latino e la Storia Romana, fonti d’ispirazione della sua prima fatica editoriale – “Claudio. Il primo imperatore gallico di Roma”, pubblicata da Santelli editore. Collabora con alcuni siti sportivi, tra cui JuveLive e La Notizia Sportiva.

LA CASA EDITRICE. Santelli editore è una casa editrice italiana nata nel 1987, ad oggi tra le prime 70 in Italia per produzione editoriale, con oltre trent’anni al servizio della cultura e del sapere grazie ad un vastissimo catalogo di libri di saggistica divulgativa e tecnica, manualistica e romanzi di qualità. Fondata a Cosenza da Eugenio Santelli quando i volumi erano stampati tipograficamente ancora con il piombo, la casa editrice nasce con l’obiettivo di interpretare cultura e sapere per diffonderli grazie al prezioso strumento del libro e tutto il mondo che ruota attorno ad esso. Nel 2004 la Santelli editore è tra le prime 19 case editrici italiane che investono sugli ebook, promuovendone il lancio ufficiale in Italia. Afferma così la propria tendenza innovatrice e si dimostra tra le realtà editoriali più solide e al passo con i tempi, partecipando ad eventi di caratura internazionale come la Fiera del Libro di Francoforte e la Fiera dell’ebook a Pechino.

Titolo: Claudio. Il primo imperatore gallico di Roma

Autore: Raffaele Bene

Genere: Saggio storico

Casa Editrice: Santelli editore

Collana: Nargen

Pagine: 105

Prezzo: 14,99 €

Codice ISBN: 978-88-929-20-200

Contatti

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