Saggi. “Raffaello tra gli Sterpi. Le rovine di Roma e le origini della tutela” di S. Settis e G. Ammannati

Recentemente presentato alle Scuderie del Quirinale “ Raffaello tra gli Sterpi. Le rovine di Roma e le origini della tutela” di Salvatore Settis e Giulia Ammannati,

edito da Sikira, è un volume che esamina in maniera approfondita i rapporti intercorsi tra Raffaello Sanzio e Baldassare Castiglione, letterato al servizio del Papa Leone X, nonché con il Papa stesso, al fine di raggiungere consapevolezza e tutela della ricchezza artistica di Roma. Il libro è un’analisi al microscopio dell’iter della ormai famosa lettera che perorava la causa della salvaguardia dei monumenti di Roma, scritta da Raffaello e Baldassarre Castiglione a Leone X intorno al 1519-1520 che, pur mai spedita, ha il potere di suscitare ancora – per il tema e i protagonisti – molti interrogativi. Chi, tra Raffaello e Castiglione, ne fu il vero autore? O, più precisamente, quali i reciproci ruoli? A cosa si devono tante varianti e correzioni nei manoscritti? A chi spettava l’idea di ricostruzione in disegno di Roma antica e della tutela dei monumenti: al Papa, a Raffello, a Castiglione? 

Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, direttore tra il 1994 e il 1999 del Getty Reasearch Institute di Los Angeles e tra il 1999 e il 2010 direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, è autore per le Scuderie del Quirinale del libellus “Modernità di Raffaello. Dalla lettera a Leone X alla Costituzione italiana” dedicato alla nota mostra, dove ci parla dello straordinario contributo del pittore non solo come artista ma come filosofo-architetto partendo dalla Lettera suddetta. Da tale studio è nato il sopra citato dettagliatissimo testo, scritto con il contributo di Giulia Ammannati – insegnante di Paleografia latina alla Scuola Normale Superiore di Pisa, già studiosa di Giotto, del Duomo e della Torre di Pisa, del testo di Apuleio. 

 “Raffello tra gli sterpi” – tenendo conto che della missiva non esiste una stesura in forma compiuta –  propone un esame a carattere paleografico e filologico delle varie bozze, nonché un confronto sinottico e genetico che riesce a individuare, attraverso le diverse scritture, sia il testo di Castiglione, sia quello su cui lavorò Raffaello negli ultimi mesi di vita. Il saggio affronta tali argomenti alla luce di un’accurata valutazione di reperti e circostanze. Indaga le rovine, le raccolte di antichità, i provvedimenti di tutela dei beni culturali dei Papi e della Roma dell’epoca, illuminando lo scenario ai tempi di Leone X, l’ottica di Raffaello Sanzio sull’urbe antica, il suo rapporto con Castiglione e l’audace progetto che uscì dal loro incontro. Nonché l’eredità intellettuale che questa missiva, mai letta dal Papa, ha consegnato ai contemporanei.

Biblioteca d’Arte Skira

Salvatore Settis e Giulia Ammannati

Raffaello tra gli sterpi

Le rovine di Roma e l’origine della tutela

Pag. 264 – Euro 28

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