Norah Jones, voce soft dagli Usa

Nel 2002 esce “Come away with me”, il primo album della cantante newyorchese

“Nell’estate del 1999 accettai l’invito di un amico che aveva una casa al Greenwich Village.  Arrivai così a Manhattan. Non l’ho lasciata più. E’ stata la musica a farmi restare. La scena musicale era così ricca che trovavo tutto emozionante e stimolante”

(Norah Jones)

Le radici di un successo

Figlia del celeberrimo Ravi Shankar, il musicista che negli anni ’60 fece conoscere in Occidente il sitar (il suo primo allievo fu George Harrison dei Beatles) e di Sue Jones, cantante soul, Norah crebbe con la madre prima a New York e poi in Texas. Con il padre ebbe sempre rapporti difficili e complicati. Raggiunse il grande successo internazionale con il primo album quando aveva appena 23 anni e con soli quattro dischi all’attivo la sua carriera è impressionante: ha venduto oltre 45 milioni di copie in tutto il mondo e nove Grammy Award.

Norah Jones (classe 1979) iniziò a studiare canto e si unì al coro della chiesa per cantare gospel, nel periodo in cui si avvicinò al pianoforte e al sassofono. Era lontana dall’essere un’alunna modello: era abbastanza incostante e lasciò lo studio varie volte. Il suo primo contatto con il jazz l’ebbe a Dallas, entrando da adolescente all’Istituto Booker T. Washington . Fra il 1996 e il 1997 conquistò vari premi di interpretazione e composizione per studenti. Terminato l’istituto entrò all’Università di North Texas, dove studiò pianoforte e teoria nella sezione jazz. Lì dopo aver maturato un buon livello di tecnica pianistica, formò il suo primo gruppo. Quando tornò a New York la scalata verso la notorietà fu rapida e facile. La giovane cantante cominciò ad esibirsi nel jazz club “Living room” nel Lower East Side di Manhattan. Durante una sua esibizione nel febbraio del 2000 fu ascoltata da Shell White della Emi Records che passò il contatto alla Blue Note. Il Produttore Craig Street dopo aver ascoltare tre brani di un demo della cantante la mise immediatamente sotto contratto con un gruppo di eccellenti musicisti jazz. In un primo momento Street pensò di puntare più su un repertorio pop, ma alla fine decise (saggiamente) di rimanere fedele alle radici musicali della cantante (il jazz, il soul e il folk). Tutto era pronto per l’album del debutto.

“Come away with me”, nasce il fenomeno Norah Jones

Per la preparazione del primo album Norah Jones fu impegnata per gran parte del 2001. Sotto la guida musicale dei produttori Arif Mardin, Jay Newland, Craig Street e la stessa Jones, cominciarono le session che portarono alla composizione dei 14 brani che compongono l’album. Per ricreare l’atmosfera dei concerti della Jones quando era ancora poco conosciuta vennero chiamati una serie di eccellenti musicisti jazz e folk quali Lee Alexander al basso, Jesse Harris, Kevin Breit, Adam Levy, Adam Roger e il grande Bill Brisell alle chitarre elettriche e acustiche, Dan Reiser, Brian Blade e Kenny Wollesen alla batteria, Ron Burger all’organo e alla fisarmonica, Jenny Scheinman al violino, Tony Scherr alla slide guitar e Sam Yahel all’organo Hammond. Norah Jones suona il pianoforte e il piano elettrico. A livello compositivo in sostegno alle idee di Norah Jones hanno collaborato attivamente Jesse Harris e Lee Alexander. La cosa che colpisce è la grande maturità di una cantante e musicista di appena 23 anni: la sua voce è suadente, calda, perfettamente a suo agio nelle atmosfere jazz, folk e soul. Le canzoni sono delle piccole storie intimiste, delle perle musicali in cui spicca il complesso intreccio di chitarre elettriche e acustiche evocative di atmosfere tipiche del grande patrimonio folk statunitense. Come brano di chiusura di questo splendido album Norah Jones inserisce anche un classico come “The nearness you” composto nel 1938 da Hoagy Carmichael, uno dei più grandi compositori jazz degli Usa.

“Come away with me” fu pubblicato il 26 febbraio del 2002 e la risposta del pubblico fu straordinaria. L’album raggiunse rapidamente il primo posto in Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Germania, Francia, Irlanda, Nuova Zelanda, Svezia, Gran Bretagna e Stati Uniti, il secondo posto in Austria e Svizzera, il terzo posto in Portogallo e in Polonia, il sesto in Spagna e il settimo in Italia. Le vendite complessive hanno superato quota 26 milioni di copie in tutto il mondo, un risultato incredibile per un album di debutto che conferma il grande talento e la splendida voce di una sicura protagonista del nuovo millennio.

Condividi sui social

Articoli correlati