“Mia Madre”, Nanni Moretti si svela

Uscito il primo breve trailer dell’atteso nuovo film con Margherita Buy e John Turturro

Descrive la nostra confusione, la nostra difficoltà 

a comprendere e a raccontare una crisi culturale 

e sociale che riguarda tutti”

(Nanni Moretti)

L’atteso nuovo film di Nanni Moretti dovrebbe uscire il prossimo 16 aprile. Il condizionale è d’obbligo in quanto

Il celebre regista romano è molto riservato, schivo e non ama farsi troppa pubblicità. Il cineasta è noto per la sua discrezione e diffida degli annunci in ‘pompa magna’. Nei giorni scorsi è stato diffuso il primo breve trailer di “Mia Madre”, l’ultima fatica cinematografica di uno dei registi più apprezzati del cinema italiano. Le riprese erano iniziate in gran segreto lo scorso 27 gennaio. La sceneggiatura è stata scritta da Francesco Piccolo, Valia Santella e lo stesso Nanni Moretti. La storia è quella di una regista di successo (il personaggio della Buy), tanto potente sul set quanto fragile nella vita privata. Se infatti prima di battere il ciak la donna è in grado di tenere il comando totale della sua troupe, quando torna a casa la vedremo in balia della madre sofferente e del giovane figlio silenzioso. John Turturro ricopre il ruolo di un attore americano impegnato sul set della regista. Moretti, invece, è il fratello della protagonista. “Il regista non sottovaluta mai l’intelligenza del suo pubblico – ha dichiarato il capo di Films Distribution, Nicolas Brigaud Robert – Questo film è una commedia drammatica che contiene il soliti toni di Moretti, tra dramma, humour e sarcasmo”. Il budget di “Mia madre” si aggira intorno agli 8 milioni di euro. 

Le prime immagini del dodicesimo film del regista romano inizia con gli occhi di Margherita, ovvero la Buy nei panni di una regista che racconta di una crisi creativa (la sua/quella di Moretti) e dice: “tutti pensano che io sia capace di capire quello che succede, la realtà, ma io non capisco più niente”. E poi l’ironia delle conferenze stampa con l’attore (in questo caso John Turturro) sempre pronto ad innescare il tormentone dei complimenti al regista di turno che lo ha fatto lavorare e potrebbe farlo lavorare ancora: “E’ grande, grande. Sensibilità” dice con enfasi esagerata Turturro rivolto a una infastidita regista.

C’è poi una breve scena con Margherita che abbraccia, quasi come un addio, il compagno Vittorio e ancora il vero Moretti, che nel film interpreta un ingegnere di nome Giovanni, che con la sua solita cadenza (la stessa usata con D’Alema quando lo invitava a dire qualcosa di sinistra) indica alla sorella regista di rinnovarsi, di uscire dai suoi soliti schemi. E poi la malattia della madre (e l’attesa del lutto) vero probabile centro di questo film. 

Prodotto da Italia (Fandango, Rai e Sacher), Francia (Le Pacte) e Germania (Film Boutique) il film, da questo breve trailer, sembra raccontare la storia di una malattia e del lutto più difficile da accettare: quello della madre. Forse una deriva autobiografica visto che la madre di Nanni Moretti, Agata Apicella, professoressa di lettere al ginnasio è deceduta cinque anni fa.

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