ROMA – Diretto da una squadra di grandi professionisti il nuovo ristorante offre la rinomata gastronomia napoletana riletta in chiave contemporanea.
La tradizione gastronomica napoletana ha due radici fondamentali: la cucina di strada e quella di casa. Il nuovo ristorante “Splendor Parthenopes” le coniuga con attenzione alle radici più profonde e un occhio ai gusti di oggi. Situato in un punto strategico della città, tra il quartiere Prati e il centro storico con le sue vie dello shopping Splendor sorge nello spazio occupato per cinquant’anni da “I Professionisti” , lo storico bar punto di riferimento di molti romani.
E’ più di un ristorante è uno spazio poliedrico e multiforme,che porta a Roma l’eccellenza della tradizione partenopea e l’atmosfera di un grande caffè della Napoli di inizio ‘900.
Cinque le aree di preparazione presenti nel locale: ristorante, pizzeria, caffetteria, cocktail bar. Tutte lavorano insieme per soddisfare il cliente con un prodotto di qualità ad un prezzo giusto. Non poteva mancare il vero caffè napoletano, rigorosamente preparato con una macchina a leva e con una miscela della più classica delle tradizioni servito naturalmente in tazza bollente.
Il ristorante vuole essere soprattutto un luogo di incontro oltre che di riscoperta della tradizione napoletana. Aperto dalle 7 della mattina alle 2 di notte, gli ottocento metri quadrati sono distribuiti su tre piani. Il piano interrato adibito a dispensa permetterà ai visitatori di vivere anche la pancia del locale frugando e sbirciando anche le zone degli addetti ai lavori. L’offerta varia dalla caffetteria alla gastronomia, passando dalla pizzeria ed il ristorante fino al bar e alla pasticceria.
Alla realizzazione del progetto hanno lavorato l’ingegner Luca D’Angelo, l’architetto Roberto Liorni e l’architetto Antonio Romano, docente di Brand design alla Sapienza a Roma.
Splendor rappresenta anche una risposta all’attuale crisi in quanto in un momento di stasi economica, si investe puntando su innovazione e qualità professionale garantendo un futuro a circa 70 giovani che saranno il motore di questo progetto.
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