Buy Tuscany. Il businnes turistico che nasce dall’innovazione

FIRENZE – Tra le principali novità di quest’anno l’introduzione dello shopwork “Sharing Tuscany” e la creazione di 6 aree tematiche (Art Cities & Town, Country & Flavours, Relax & Wellness, Sun & See, Active & Outdoor, Luxury).

Ottimi i risultati raggiunti  quest’anno dal Buy Tuscany svoltasi a Firenze dal 7 al 13 ottobre alla Stazione Leopolda: 130 buyers internazionali, di cui 85 alla loro prima partecipazione, provenienti da 34 paesi, 140 operatori toscani e quasi 3500 incontri di business, questi sono i numeri di questa quinta edizione. Circa l’80% dei buyer che ha preso parte alle contrattazioni stima, per il prossimo triennio, un aumento dei flussi turistici dal proprio mercato verso la destinazione Toscana. E un 20% di questi si sbilancia prevedendo, addirittura, un forte incremento degli arrivi nella nostra regione da parte dei propri clienti.  Bilancio coronato dalla  valutazione della qualità degli incontri che, per il 98% dei partecipanti, è stata eccellente.

Nato nel 2009 come workshop per favorire l’incontro tra l’offerta turistica toscana e il trade internazionale, Buy Tuscany  si è evoluto negli anni e punta a configurarsi come un vero e proprio progetto B2B dedicato al sistema turistico toscano: Buy Tuscany Extended (BTE). Si tratta di una Manifestazione   dedicata all’incontro tra l’offerta turistica toscana e il trade internazionale che negli anni è diventato sempre più selettivo per garantire la massima efficacia dell’agenda incontri, costruita su una profilazione dei partecipanti estremamente dettagliata. Dei 130 buyer selezionati, 78 sono venuti dall’Unione Europea, 44 da Paesi Extra UE e 8 dall’Italia,  L’appuntamento, organizzato da Toscana Promozione, che quest’anno ha ottenuto anche il patrocinio dell’ENIT per “l’alta valenza turistica dell’iniziativa”, ha consentito ai buyer internazionali non solo di conoscere l’offerta turistica della regione, ma di vivere la loro “Experience” in Toscana, anche attraverso la partecipazione a una serie di educational tour che quest’anno si sono svolti prima delle sessioni di incontri one-to-one con gli operatori. Un’ottima occasione per aggiornarsi sui nuovi scenari del turismo internazionale e poter, così, gestire  meglio le proprie strategie di promo-commercializzazione. Inoltre, attraverso gli interventi dei principali tour operator internazionali partecipanti a Buy Tuscany  hanno  potuto conoscere i nuovi trend della domanda turistica mondiale e scoprire come è percepita la destinazione Toscana dai turisti stranieri e  come siamo visti all’estero .

“La Toscana è molto bella, ma occorre migliorare la qualità dei servizi e abbassare i prezzi. E’ questo, in  sintesi, ciò che è emerso dall’incontro “Sharing Tuscany – La domanda si presenta all’offerta”, evento inaugurale della quinta edizione di Buy Tuscany.  Un evento innovativo che, per la prima volta in Italia, ha visto protagonista non l’offerta ma la domanda turistica internazionale, per sapere come siamo visti dall’estero e capire cosa va migliorato per fidelizzare i turisti stranieri e incrementare i flussi dall’estero.

Molto significativo, a questo proposito, l’intervento del cinese Li Chang Song, rappresentante del tour operator China Delux MICE. «Oggi tutti hanno gli occhi puntati sulla Cina, ma l’Italia non sembra essere ancora pronta ad accogliere i turisti che ogni anno vengono nel vostro Paese. – ha spiegato Song – Solo pochissimi operatori sono in grado di parlare cinese». «Le nuove generazioni di viaggiatori, inoltre – ha aggiunto il tour operator cinese – sono abituate ad avere risposte immediate dagli operatori turistici, mentre da voi ci vogliono tempi troppo lunghi per avere le informazioni che servono per organizzare un viaggio». 

Dalla Germania, invece, sono arrivate critiche sulle infrastrutture, sui prezzi elevati  e sulla mancanza di elementi attrattivi per i giovani. Carenze, ha spiegato Paolo Cini di Vamos Reisen, che rendono la Toscana meno competitiva nei confronti di altre destinazioni italiane come l’Emilia-Romagna, il Veneto o il Friuli. E sui prezzi si è soffermata anche Bernardine Van Wassenaer di Belvilla (Benelux) che vorrebbe più servizi – in primo luogo internet gratis ovunque – una migliore accoglienza e, soprattutto, non correre il rischio di brutte sorprese, come bottiglie di vino da 10 euro vendute a 100. Martyn Paterson, dell’australiana Outdoor Travel, ha sottolineato, invece, come «i tour operator italiani non abbiano ancora capito bene le necessità dei turisti australiani e, in generale, di lingua inglese che desiderano camminare o girare in bicicletta». «I nostri clienti – ha spiegato Paterson – vogliono pacchetti soft, non sono interessati a cimentarsi nel Giro d’Italia». Critiche a parte, tutti hanno parlato della Toscana come di una terra bellissima e mettono in evidenza il desiderio dei turisti di sentirsi dei toscani quando vengono in vacanza nella nostra regione.

 

Condividi sui social

Articoli correlati