Sky Cult. “Reduci”, docu-film sui sopravvissuti alle missioni in Afghanistan

ROMA – Un docu-film straordinario che ha come protagonisti uomini e donne dell’Esercito Italiano sopravvissuti alle missioni in Afghanistan.   Direttamente raccontata dalla loro voce, la sofferenza, il coraggio, la forza, lo spirito sacrificio di uomini e donne che conducono   giorno dopo giorno una silenziosa e toccante sfida  per superare le ferite fisiche e morali e per riprendere a vivere.

Prodotto da Good Day Films di Michele Bongiorno con History e il supporto dell’Esercito Italiano, andrà in onda domenica 3 novembre alle 21.00 su Sky Cinema Cult HD (Sky TG24 HD proporrà i primi 20 minuti del docufilm sabato 2 novembre alle 16.30,  alle 21.30 e domenica alle 18.30,  a gennaio Reduci arriverà su History Channel).  Sono storie mai raccontate che, grazie al supporto esclusivo dello Stato Maggiore dell’Esercito, ora possono arrivare a tutti. Uomini e donne che hanno servito nella missione ISAF in  Afghanistan in diversi momenti, in diversi corpi e con diverse mansioni. Tutti però hanno partecipato in prima linea ad un evento traumatico: un agguato, scontri a fuoco, esplosioni oppure la morte di un commilitone. 

Attraverso il racconto di questi soldati, il documentario racconta la vita di alcuni giovani  che hanno scelto liberamente di fare il militare professionista . Affronta il costo fisico ed emotivo della guerra attraverso i racconti degli episodi che hanno drammaticamente cambiato la vita di 6 protagonisti  che ora stanno vivendo un momento importante della loro vita, interrogandosi sul proprio futuro, riconsiderando le proprie scelte, i propri sogni, e a rimettere in gioco tutte le loro convinzioni. Uno di loro ha dichiarato:”La guerra per me non è finita”.

Il  documentario sottolinea anche il coraggio delle mogli e dei familiari dei reduci che condividono e subiscono le conseguenze di una professione che molto spesso diventa una vera e propria missione e che con  amore e dedizione aiutano questi ragazzi ad abituarsi a convivere con la loro invalidità, cosa non facile considerata la loro giovane età.

 Il materiale di repertorio -necessario alla comprensione degli eventi- è costituito dai filmati amatoriali dei protagonisti del film e dei loro commilitoni, dai servizi dei telegiornali nazionali legati alle loro vicende, dalle immagini provenienti dagli archivi dello Stato Maggiore dell’Esercito

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