Quando uno spot ha il colpo d’ala. Video

ROMA – Una pubblicità  televisiva che  da qualche settimana  ricorre  su tutti i canali per reclamizzare, pensa un po’, quella cosa inusitata che è la corrente elettrica, mette in scena  tante coppie in costume (siamo ai primi del Novecento)  che inneggiano all’elettricità. 

C’è la coppia di innamorati, nella Milano dell’epoca, con lui che, allo scopo di sempre,  la invita a casa sua a vedere non la collezione di farfalle, ma le lampade a elettricità, se non addirittura l’antenato dello scaldabagno. Fin qui tutto nella norma, piuttosto noiosa degli spot pubblicitari.  

Ma nel finale il colpo d’ala di cui nemmeno gli autori  devono essersi resi conto: in scena due  bambini, sul seggiolino di una bicicletta, lui con gli occhialini tondi alla Cavour, lei impeccabile nella sua  compostezza da sciura  milanese in fieri. Brandendo il modellino di un aeroplano, lui dice sicuro: “Con l’elettricità farò volare i miei aerei”. E lei voltandosi  con un  gesto protettivo della mano, lo invita materna: “Si, ma prima allacciati  bene la cintura”.

Per una volta, i bambini della pubblicità televisiva non hanno accento romano. Qui una sfumatura di meneghino completa il quadro che ha la Scala sullo sfondo.  Scenografia perfetta, costumi  giusti, fotografia in bianco e nero di grande suggestione. Il critico cinematografico  avrebbe da dilungarsi in lodi tecniche e in apprezzamenti estetici.

Ma quel che soprattutto piace sono le faccine: la grande bellezza dell’infanzia, non di una Roma decadente, ma di una Milano che  si compiace  del suo passato e sembra  appunto  guardare all’Expò  del  ’15  con gli occhi di questi  bambini. 

 

 

Edison – Lo spot

 

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