Cuckoldismo. Il triangolo sì, lo avevo considerato

Sempre più coppie decidono di tradire apertamente. Locali, ville private e parcheggi i loro luoghi d’incontro

ROMA – E’ un sottobosco nascosto e rigoglioso quello della trasgressione erotica. Brulica nelle fantasie più avide per poi svilupparsi all’ombra di una vita che, spesso, annoia, non soddisfa abbastanza o è semplicemente dedita al piacere. 

Ed è probabilmente questa terza ragione che spinge Marco, come molti altri, ad avere avventure trasgressive. Lui è romano, ha 43 anni e lavora per una nota azienda italiana. Le sue spalle sono grandi come la sua genuinità. Parla liberamente della sua esperienza e delle sue relazioni da “Lui, lei e l’altro” , per gli inglesi: “cuckold, sweet e bull”. Se per molti il principio su cui si basa il tradimento è farlo in assoluta segretezza, per il “cuckold” non è così perché è l’uomo, il marito, che prova eccitazione nel vedere la moglie che fa sesso con un altro: il “bull”. Marco è il “bull”, il toro. Lo confessa senza troppi giri di parole, con schiettezza, la stessa che usa per raccontare in trenta minuti la sua vita da trasgressivo, la sua vita di uomo che gode nell’aver un rapporto intimo con mogli, la cui età varia dai trenta ai cinquanta anni e che sono incoraggiate dai mariti i quali possono star seduti semplicemente a guardare o decidere di dar vita a un triangolo…una figura geometrica senza gelosia. 

Non frequenta una coppia abitudinariamente, Marco, e si presenta sempre e solo come single. La sua strategia è chiara: “Non voglio implicazioni di natura amorosa o amichevole, voglio solo giocare e divertirmi”. 

Ricorda che la sua avventura è cominciata quando aveva diciotto anni, periodo in cui frequentava locali di scambisti. L’ha fatto per curiosità e gioco per poi trovarci negli anni una sua dimensione erotica. “Prima le donne presenti nei locali erano principalmente prostitute, scelte appositamente dai gestori – dice Marco -. Oggi non è così. I locali in cui si pratica lo scambismo sono frequentati da gente appartenente alla medio-alta società come medici, avvocati, attori, politici. Sono uomini e donne a cui piace liberamente avere rapporti di gruppo, che amano trasgredire, esibirsi, spiare, guardare, tradire, eccitarsi. Secondo i dati della Federsex, sono circa due milioni gli italiani che l’hanno provato almeno una volta nella vita, mentre mezzo milione lo fa con una certa regolarità. Ecco perché i luoghi d’incontro sono sempre di più attrezzati e vicini alle esigenze dei clienti. “Puoi trovare, ad esempio, le cosiddette “glory hole” (letteralmente il foro della gloria) – continua Marco spiegando che – si tratta di buchi praticati in una parete o in un qualsiasi divisorio, in modo che la persona che si trova dall’altra parte, uomo o donna che sia, possa praticare sesso orale”. “Non è un mondo per mercenari – lo ribadisce più volte il “Bull” alto e possente – Chi lo fa – aggiunge – lo fa solo per puro piacere e divertimento”. È una condizione necessaria soprattutto se si ha moglie e figli e si vuol tutelare la propria privacy. “Il rispetto, il non coinvolgimento sentimentale e l’igiene stanno alla base delle norme di chi intraprende relazioni da “Second life”. 

Le coppie non si conoscono solo nei locali o nelle ville private (in cui per accedervi occorre superare un rigido sistema di passaparola), esiste una marea di siti on line in cui si possono scegliere e visionare foto, descrizioni, aspettative e modalità d’incontro. Così, per evitare inconvenienti o delusioni ci si conosce preventivamente, magari davanti a un bicchier di vino, per poi decidere di salire oppure no sulla giostra del gioco erotico.

Marco conosce bene anche il fenomeno dei “car sex”, in cui coppie e single s’incontrano in determinati parcheggi per consumare rapporti sessuali in macchina o semplicemente per star lì a guardare gli intrighi altrui. Sono circa 1400 le aree in Italia destinate a questo tipo di pratica.

Anche in tal caso, i siti web per incontrarsi nei “parcheggi del sesso” sono tantissimi: da Nord a Sud. In alcuni di essi sono segnalate anche le regole da seguire: per i single, ad esempio, occorre restare fermi e aspettare di essere scelti dalle coppie attraverso lo sventolio di un fazzoletto. Vietato avvicinarsi e disturbare: si rischia di mettersi in cattiva luce con gli altri “voyer”. Se si arriva al parcheggio e ci sono altre auto è buona regola abbassare i fari o mantenere accesi solo quelli di posizione. Ai nuovi arrivati conviene non farsi prendere dalla troppa eccitazione e osservare con discrezione chi frequenta da tempo quei luoghi, così da capire come muoversi ed essere scelti eventualmente da una coppia se si vuol partecipare ai loro “giochi”. È vietato chiedere soldi. Chi lo farà sarà allontanato ed escluso.

Per molti sarà impensato credere nella frase finale di Marco: “Io amo follemente mia moglie”. Una considerazione che appare un po’ come una nota stonata in questa “sinfonia vivace” ma forse sarà meglio concedergli e concederci il beneficio del dubbio, perché non c’è posto per i giudizi nel sottobosco nascosto e rigoglioso della trasgressione erotica.

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