Harry Potter, audace nei film, alcolizzato nella vita. Per anni l’attore dipendente dal whisky

LONDRA – E chi l’avrebbe detto che Daniel Radcliffe, il timido Harry Potter ha dovuto scontrarsi con la dipendenza dell’alcool. E’ stato lo stesso attore a confessare la sua  dipendenza durante un’intervista alla rivista GQ. Dipendenza che sarebbe stata provocata dalle pressioni psicologiche provocate dal suo stato di ragazzo prodigio.

Insomma Harry Potter combatteva sul set Voldemort ma poi fuori dal set era incatenato alla bottiglia di whisky. L’attore, che ha 21 anni ma ne aveva dieci quando è stato scelto per la parte del piccolo orfano con la cicatrice sulla fronte, ha detto che l’alcol è diventato un problema per lui quando aveva 18 anni e girava Harry Potter e il Principe Mezzo Sangue: “Ero diventato troppo dipendente dall’alcol. Mi serviva per divertirmi”. Daniel si è detto fortunato che i paparazzi non lo abbiano mai immortalato tra i fumi del whisky: “Ci sono stati troppi casi in cui avrebbero potuto fare una di queste foto”.

Ora il problema sembra essere superato. Il giovane attore si dice abbia accumulato con la saga di Harry Potter una fortuna stimata in 48 milioni di sterline e che spende soprattutto per acquistare quadri di Andy Warhol e opere di Damien Hirst che finiscono alle pareti delle sue case a Manhattan e Londra.
Riservatissimo sulla sua vita privata, ha detto a GQ che il suo grande piacere è di  poter avere una relazione con una ragazza in cui sono una persona gradevole e non quello che fa sempre casino. Daniel non ha mai voluto fare il nome della sua girlfriend: secondo i media britannici sarebbe Olive Uniacke, figlia del produttore di Harry Potter David Heyman. Quanto al futuro, per ora è teatro: Radcliffe recita nel musical di Broadway How to Succed in Business Without Really Trying. “Sono in una crociata personale per dimostrare che una star bambino non è necessariamente finita. Che c’è un futuro per gente come noi. Se riesco a costruirmi una carriera, ed è variegata e duratura, nessun altro bambino prodigio come me dovrà fare i conti con questioni come queste”.

C’è da auspicare che le speranze di Daniel possano esaudirsi. Tuttavia di storie come la sua ce ne sono molte. Ricordiamo quella di Macaulay Culkin, il bambino prodigio di “Mamma, ho perso l’aereo”, che dopo il successo raggiunto è stato sottoposto a un programma di riabilitazione dalla dipendenza dalla droga e dall’alcool.

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