Nasce il portale unico sul tartufo delle Marche

Una grande operazione di tutela e valorizzazione dell’eccellenza  tartufo promossa dalla Regione Marche

Il 6 ottobre 2021 è stato presentato a Roma “Marche, pronti a farti emozionare con il tartufo”. Con il nuovo portale ‘Marcheterraditartufi.it’ si vuole diffondere e valorizzare un’eccellenza agroalimentare, che ha saputo conquistare le tavole e i mercati di tutto il mondo. 

Nelle Marche, il tartufo, ingrediente più amato e conteso dai migliori chef del mondo e da tutti i gourmet, è simbolo di biodiversità, un indicatore di salubrità del territorio, che conferma la regione habitat ideale per la nascita spontanea di tutti i tartufi edibili.  E’ una risorsa per le Marche intere, riconosciute tra i maggiori produttori ed esportatori al mondo: da nord a sud, dalla provincia di Pesaro e Urbino a quella di Ascoli, si trovano tutte le tipologie del prezioso fungo ipogeo: il tartufo bianco, il nero pregiato, il bianchetto, il nero estivo.

Con 13 mila cercatori tesserati, la Regione Marche è in testa alla classifica delle regioni italiane per il maggior numero di cavatori con una produzione di circa 50 tonnellate all’anno. Un vero esercito di tartufai alla prese, in questo periodo, con la riapertura della stagione (ultima domenica di settembre fino al 31 dicembre) del Tartufo Bianco (Tuber Magnatum Pico) il più prezioso tra le specie, che si attesta sui valori, in base alle pezzature, di 150 euro fino 300 euro all’etto (Borsa del Tartufo online di Acqualagna). Il prezzo oscillerà in base alle condizioni meteo, decisive per consegnare tartufi grandi e dal profumo strabiliante quando la stagione entrerà nel vivo, in genere a metà novembre e inizio dicembre.

Alla conferenza stampa di presentazione del portale sono intervenuti:  Mirco Carloni, Vicepresidente Regione Marche – Assessore Agricoltura Gino Sabatini,  Presidente Camera di Commercio Marche Tommaso Di Sante,  CCIAA Marche – Agricoltura Antonio Centocanti, Presidente Food Brand Marche Gian  Marco Centinaio, Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed i Sindaci delle principali Città del Tartufo .

“Con il nuovo portale – ha affermato il vice Presidente Mirco Carloni – la Regione fa un ulteriore passo avanti nella promozione di un patrimonio che difendiamo con forza e che ci impegniamo a potenziare, poiché portabandiera di un territorio ricco di bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e culturali che trovano nel tartufo la migliore sintesi, in una Regione leader del settore”.

“Questo progetto ha una duplice funzione – ha continuato  Carloni – mira a mettere in rete le principali città del tartufo, Acqualagna, Amandola, Apecchio, Fossombrone, Pergola, Rocca Fluvione e Sant’Angelo in Vado, fornendo tutte le informazioni preziose sul mondo del tartufo e su come farne esperienza e nello stesso tempo vuole rendere le città del tartufo sempre più protagoniste, offrendo uno slancio all’attività della tartuficoltura, uno dei settori produttivi più importanti delle Marche e all’economia di questi territori, la cui forza risiede nell’abilità di valorizzare le proprie tradizioni e le tipicità di ognuno. Un progetto innovativo reso possibile grazie alla collaborazione dei sindaci impegnati, ogni giorno, a promuovere questa straordinaria risorsa, in grado di offrire tutto l’anno occupazione e opportunità ai giovani” Marcheterraditartufi  mette in rete territori ed operatori della filiera del tartufo allo scopo di facilitarne lo scambio di informazioni e aumentarne visibilità e diffusione delle principali fiere di settore. La Regione Marche  inoltre ha messo in campo una serie di azioni di salvaguardia del tartufo spontaneo e atte a favorire lo sviluppo della tartuficoltura, preziosa soprattutto per il suo ruolo ecologico nella tutela e nella manutenzione del territorio. 

Inoltre, sempre con l’obiettivo di promuovere la tartuficoltura, la Regione Marche, attraverso i fondi previsti dai Programmi di Sviluppo Rurale, ha permesso la realizzazione di oltre 1600 ettari di tartufaie coltivate che si sommano a più di 2 mila ettari di tartufaie esistenti.

Formato da quattro sezioni, il nuovo portale consente al visitatore di spaziare dalle informazioni sulle varie tipologie, alle località da visitare, dalla scelta degli eventi da seguire alla possibilità di acquistarlo nelle storiche aziende locali, specializzate nel commercio del prodotto fresco e trasformato.

“Trovalo” è la sezione dedicata alle varie specie di tartufo, con indicazioni sulla stagionalità, sull’habitat e sul luogo di cerca e sulle modalità di conservazione.

Gustalo” è invece la sezione dedicata ai ristoranti in cui assaporare il tartufo, in ciascuna località che ospita una manifestazione di carattere nazionale. 

“Compralo” si trovano invece i commercianti di tartufo divisi per territorio.

“Vivilo” dedicata alle città marchigiane del tartufo in cui si trova la storia della città e il programma del suo evento di valorizzazione del tartufo.

L’interfaccia è stata progettata per una navigazione fluida e comoda, che porti il visitatore a vivere l’esperienza del tartufo a 360° scoprendo le Marche e la sua sconfinata bellezza.

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