Inafferabile (30 giugno 1985)

Mia madre era una donna particolare
a volte
la sentivo
Inafferrabile
spesso
la sentivo
distante
immersa nei suoi pensieri piu’ profondi
erano luoghi privati del suo essere
dove a nessuno
era permesso entrare

Tante volte
il suo comportamento
Mi aveva fatto sentire
Sola
e arrabbiata
ma l’amavo lo stesso
di quell’amore assoluto
Che solo un figlio e’ capace di provare

Avevo smesso di amarla quando era morta
Come se fosse possibile smettere di amare?

Avevo cessato di aver bisogno
di entrare
Dentro i suoi pensieri
la notte in cui
L’avevo vista
appoggiata nel tavolo dell’obitorio
Aveva un viso sereno
come una madonna
Avevo pensato
Che non avrei piu’ dovuto
Rincorrerla
Era li
Davanti a me
Cosi l’ avevo
Stretta al petto
Come fossi sua madre
E lei una piccola figlia
Addormentata
Avevo passato
ore
Davanti al suo corpo
Avrei voluto
afferrarla
Per sempre

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