Ragazza di vita

Bellissima… 
abitava nel suo corpo puro 
ma in egual tempo ingombrante 
nella sua sensuale pienezza. 

Spudorata corrotta 
offriva il suo corpo 
con un sorriso infantile 
e una luce di pianto negli occhi. 
Esperienza di donna 
si confondeva a l’ingenuità 
di bambina che non capiva 
l’oscura crudeltà della vita. 
Dai suoi piccoli carnosi monti 
sprigionava un fluido odoroso sano. 
Nella sua malinconica follia 
s’allontanava … 
da chi frugava il suo corpo 
si rifugiava nei sogni 
rassegnata di fronte al mondo.
 
Mirella Narducci 

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