Strofe precise che pesano come pietre ma che trasudano di grande umanità. Sono quelle di Susi Ciolella che esce con il suo secondo libro di poesie, dal titolo “Le parole ribelli”, edito da Eretica, dopo “Dimensione oblio. Il coraggio di indossare la propria ala e viaggiare attraverso la paura”, del 2011.
Quando un giorno sentiremo cantare le onde del mare.
Vedremo nella sua profondità le storie di vita di chi lo ha attraversato.
Non siamo come ci vogliono gli altri
siamo noi, con le nostre storie di fatica per la vita
che ci strappiamo a denti stretti
(dedicata a Carmela, stuprata a 12 anni, a Taranto per 4 giorni, suicidatasi due mesi dopo, il 15 aprile 2007)
Amo quelli che non rinunciano ai propri sogni.
Quelli che si rialzano sempre, anche quando si sentono a terra.
Ti ricordi quando era Natale?
Quando credevamo che tutto esistesse
Che bastasse il desiderio per sentirsi felici
Una donna
Piange nel frastuono della città eterna
Sembra un fagotto adagiato
Il volto chino sul sudicio sagrato
bagnato di pioggia e lacrime
Nell' indifferenza di una giornata qualunque
Uomini e donne si affrettano al passaggio
Tra lo scorrere del tempo di una vita tutta uguale la ferocia della miseria dichiarata
Nel cesto vuoto di offerte c è solo una mosca affogata
La donna piange e fa la cantilena
Come un carillon inceppato
In cerca di una pietà non concessa ma solamente annunciata
Piange lacrime di acro sapore
Come la mosca morta ammazzata
nell' indifferenza di una giornata qualunque
In cerca di cibo e miseria
L’origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica.
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