Surya Namaskara, un viaggio spirituale

Il saluto al sole

Nell’ultimo articolo vi ho parlato dell’importanza di allungare e tonificare la nostra schiena, così come tutto il corpo.

Il miglior modo di iniziare la giornata è sicuramente eseguendo “Surya Namaskara “, il saluto al sole, una sequenza di 12 posizioni che si ripetono una volta partendo con la gamba destra e una volta con la sinistra( un ciclo)e che ha la caratteristica di riscaldare tutti i muscoli del corpo ( sembra più di 430 muscoli) coinvolgendo vertebre e spina dorsale e migliorando la flessibilità .

Inoltre massaggia gli organi interni, regolarizza il respiro rendendolo ritmico, focalizza la mente calmandola e aumentando la sensazione di “essere presenti” al momento che si sta vivendo.

È una pratica che può considerarsi come una sorta di “ricarica energetica” in quanto stimola il plesso solare e il sistema cardio- vascolare.

Nella tradizione andrebbe praticato la mattina presto guardando il sole, si dovrebbero fare almeno 6/12 cicli.

Detto in questi termini “il saluto al sole ” potrebbe apparire come una pratica essenzialmente fisica, ma non è così!

Nello splendido canto vedico “Gayatri mantra” ci si rivolge al sole come a colui che illumina le nostre menti, e già questa considerazione ci riporta ad un atteggiamento più “rispettoso”, per così dire, verso questa pratica antichissima.

Non per niente il modo più completo di praticarlo è portando l’attenzione ogni volta sul chakra coinvolto e sul mantra, ogni posizione ha il suo.

Possiamo vivere il saluto al sole come la preparazione per un viaggio verso la profondità del nostro essere: ci lasciamo guidare dal respiro seguendo il flusso del prana che scorre in tutto il nostro corpo risvegliato dalla vitalità del movimento.Cosi ci ritroviamo, come sempre dovrebbe  essere, in una dimensione spirituale dove corpo, respiro, mente e anima sono uniti dalla forza radiante del sole

Grazie a questa forza, bastano pochi cicli per provare un senso di serenità, di energia e di risveglio interiore.

Ecco che il saluto al sole si rivela, allora, per ciò che è realmente e cioè non una mera pratica di riscaldamento muscolare, bensì un viaggio personale nella meditazione, nella spiritualità.

In un’ottica di pratica quotidiana che sarebbe auspicabile per ogni praticante, il “saluto al sole” può essere un’ottima abitudine soprattutto quando il fattore tempo ci rema contro.

Abbiamo poco tempo? Qualche ciclo di “SuryaNamaskara” al mattino presto, dopo la doccia e sempre a stomaco vuoto può essere una buona soluzione per non rinunciare alla vostra dose quotidiana di benessere e serenità.

Iniziate con qualche lungo respiro, prendete coscienza della terra sotto i piedi e dell’energia che scorre lungo il  corpo; sentite il vostro centro, concentrate la mente e permettetele di seguire il ritmo del vostro respiro naturale. Quando siete pronti immergetevi con tutto il vostro essere nella pratica non dimenticando mai di ringraziare, mentalmente e nel vostro cuore, il sole, colui che da vita al nostro pianeta, a tutti noi.

Buona pratica

Om 

Sara

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