Fiat, ricorso inamissibile. I 145 operai di Pomigliano vanno riassunti

ROMA  – La Corte d’appello di Roma ha dichiarato inammissibile il ricorso della Fiat che chiedeva la sospensione della sentenza che decideva la riassunzione di 145 operai Fiom nel sito di Pomigliano.

Lo rende noto il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Airaudo. «È normale che questo avvenisse – commenta – perchè una discriminazione si sana non si sospende. Ci aspettiamo che la Fiat proceda all’assunzione dei lavoratori iscritti alla Cgil. Se così non sarà ricorreremo ai giudici dell’esecuzione».

«È una buona notizia che conferma che le discriminazioni vanno rimosse: i 145 iscritti della Fiom la Fiat li deve assumere». Così il leader delle tute blu della Cgil, Maurizio Landini, commenta la decisione della Corte
d’appello di Roma che ha dichiarato inammissibile il ricorso del Lingotto che chiedeva la sospensione della sentenza che decideva la riassunzione di 145 operai Fiom nel sito di Pomigliano. «L’azienda – aggiunge Landini – nelle future assunzioni non deve discriminare nessun lavoratore iscritto a qualsiasi sindacato. Le libertà personali vanno rispettate».
«A questo punto – aggiunge Landini – mi auguro che le forze politiche e il governo si rendano conto di quello che sta succedendo negli stabilimenti e che facciano rispettare le leggi anche alla Fiat». Il Lingotto, conclude,
«deve davvero aprire un discorso sugli investimenti e sul mantenimento degli stabilimenti in Italia».

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