Borsa. Arrivo stentato dopo una partenza bruciante

TRIESTE – Settimana borsistica a due velocità quella appena trascorsa, con le ultime due sedute all’insegna dell’incertezza e della presa di profitto dopo i forti rialzi registrati nei primi tre giorni di contrattazioni.

L’evento che ha svettato su tutti e che, per sua natura, ha più interessato Piazza Affari è stato sicuramente il collocamento della terza tranche del BTP Italia, titolo a 4 anni indicizzato all’inflazione con un tasso cedolare (reale) annuo definitivo pari al 2,55%, pagato in due cedole semestrali. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che la corsa delle richieste ha portato l’emissione ad un importo totale pari a 18,02 miliardi di euro, quantitativo tale da consentire la modifica del programma sulla distribuzione dei titoli nei prossimi due mesi.
Risultati positivi anche dalle aste dei titoli di stato spagnoli e greci dello scorso martedì: il Tesoro iberico è riuscito a collocare un controvalore complessivo superiore al massimo previsto di Letras a 12 e 18 mesi spuntando rendimenti inferiori rispetto a quelli registrati nelle precedenti aste, mentre Atene ha collocato 1,463 miliardi di euro di Bill a 13 settimane con un rendimento del 4,24% ed un bid-to-cover (il rapporto tra richiesta ed offerta) pari ad 1,9.
L’indice ZEW (dall’omonimo istituto che lo calcola) che misura le attese economiche in Germania ha registrato il secondo incremento consecutivo ed una lettura migliore delle attese, passando dai -18,2 punti registrati a settembre ai -11,5 punti di ottobre.
Continuano a rimbalzare voci secondo le quali la Troika (Commissione Europea, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea) avrebbe concesso alla Grecia altri due anni per sistemare i propri bilanci; a questo proposito, nel corso di un incontro con i vertici dei paesi europei, il premier Antonio Samaras ha ribadito che le riserve di capitali della Grecia dureranno sino a metà novembre, termine ultimo entro il quale si è detto fiducioso di veder erogata una nuova tranche di aiuti finanziari.
Nella notte tra giovedì e venerdì, dopo ben 10 ore di trattativa, il vertice del Consiglio Europeo a Bruxelles ha raggiunto un accordo per definire le regole della supervisione bancaria entro la fine dell’anno attribuendone la responsabilità complessiva alla Banca Centrale Europea, propedeutico all’attivazione della ricapitalizzazione diretta degli istituti di credito ad opera del fondo Esm.
Piazza Affari e le principali borse europee in territorio negativo nell’ultima seduta della settimana dopo il recupero nel finale della giornata precedente.
Dopo che nel mese di settembre, per la dodicesima volta consecutiva, le vendite di auto in Europa hanno evidenziato una frenata calando dell’11%, lo scorso martedì Fiat ha chiuso sotto la parità per poi riprendersi abbondantemente nella seduta successiva.
Dopo essersi attestato a quota 313 punti a seguito delle ottime performances settimanali, in chiusura di ottava lo spread tra il Btp e il Bund con scadenza a dieci anni ha registrato un leggero rialzo (317 Bp) che mantiene il rendimento di periodo sotto il 4,8%.
Ottava di Borsa nel complesso positiva, dunque, nonostante lo spettro della Tobin Tax aleggi su Piazza Affari: logico aspettarsi in futuro un calo delle contrattazioni (c’è chi dice anche del 30%) a fronte di un incremento della tassazione delle transazioni finanziarie di azioni e derivati, ma è bene ricordare che l’entrata in vigore del provvedimento è prevista per gennaio 2013.
In generale possiamo attendere una nuova settimana all’insegna di mercati finanziari orientati a riposizionarsi secondo le linee prudenziali fin qui seguite, nella speranza che l’attenuamento delle tensioni sugli spread sovrani si riveli duraturo; un contesto che per ora non consente di adottare un atteggiamento di maggior ottimismo.

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