Immobiliare. Pechino cerca di ‘raffreddare ‘ il proprio mercato

ROMA – Mentre il mercato del mattone soffre in un po’ tutto l’Occidente, con compravendite e prezzi in calo, la Cina è costretta ad intervenire per porre un freno alla ascesa vertiginosa dei prezzi delle abitazioni sui propri mercati domestici.

Il governo cinese ha infatti deciso di alzare l’acconto minimo sugli acquisti di seconde case al 60% dal 50% fissato precedentemente, imponendo, di fatto, la disponibilità di una maggiore liquidità per accedere al mercato delle seconde case. Oltre al requisito di liquidità altre misure sono state indicate dal Consiglio di Stato, misure in realtà già attuate in talune regioni, come i limiti per gli acquisti delle case in alcune citta’. La decisione non e’ sembrata una grande sorpresa, visto che anche la borsa di Shanghai era in calo nelle ultime settimane proprio a causa del timori circolanti sulle attese operazioni di fine-tuning sul mercato immobiliare. Gli analisti attenderebbero ora una manovra di inasprimento monetario.

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