Contro la disperazione degli imprenditori nasce a Vicenza ‘Primavera d’Italia’

Il 2012 è stato un anno di ‘lutti’ a causa della crisi, un anno devastante che ha visto lavoratori, disoccupati, imprenditori cedere sotto la scure della disperazione. Per quel che riguarda la piccola e media imprenditoria il nord est d’Italia è stata una delle parti più colpite, come è ben dimostrato dalle statistiche prodotte dalla CGIA di Mestre.

Inoltre proprio gli studi portati avanti dalla CGIA hanno dimostrato che le banche continuano  a privilegiare  i grandi capitani d’industria  a scapito invece delle famiglie e delle piccole  e medie imprese. In genere, inoltre, chi riceve la quasi totalità dei prestiti presenta di fatto livelli di affidabilità bassissimi, mentre chi dimostra di essere un buon pagatore ottiene il denaro con molta difficoltà se non proprio con il ‘contagocce’.

Secondo una stima della CGIA di Mestre, nel 2012 un fallimento su tre è stato causato proprio da ritardi nei pagamenti. La mancanza di liquidità che attanaglia le imprese sta  quindi facendo crescere il numero degli ‘sfiduciati’, o forse è il caso di dire proprio di ‘disperati’, imprenditori che piuttosto che ricorrere alle banche, sono stati infatti indotti a rivolgersi addirittura a  forme illegali di accesso al  credito, con il rischio, piuttosto concreto di un aumento esponenziale dell’usura, ma anche di infiltrazioni malavitose nel sistema economico.

Proprio in questi giorni è nata un’associazione, che riunisce imprenditori di Malo e Schio, in provincia di Vicenza. A fronte dei tanti lutti che hanno colpito le imprese del vicentino, infatti, un gruppo di imprenditori, con a capo Antonio Costalunga, (imprenditore vicentino, titolare di una ditta di stufe a Malo) hanno deciso di dare vita a ‘Primavera d’Italia’ un’associazione con lo scopo di sostenere la micro, la piccola e la media impresa. “Sono stato zitto per vent’anni ed ora non ce la faccio più – dice oggi Costalunga – per questo voglio lanciare un appello a tanti artigiani e imprenditori che si trovano nella mia situazione e sono stanchi. In Veneto gli imprenditori hanno pensato solo a lavorare, come ho sempre fatto io, che ora sto lottando per difendere il posto di lavoro dei miei 14 dipendenti, e abbiamo delegato troppo. Dobbiamo essere più presenti nelle decisioni che coinvolgono le nostre vite e il nostro tessuto economico”.

Accanto a Primavera d’Italia anche l’associazione Unionliberi che sosterrà l’organizzazione in ambiti fiscali e di gestione del personale.

Il movimento, come è stato spiegato nella conferenza stampa che si è tenuta giovedì 28 marzo, “parte dal basso per reagire alla crisi che sta falcidiando le imprese, portando anche a diversi drammi personali e suicidi”. 

“Il nostro simbolo è una primula – dice Costalunga – ne abbiamo portate 100 davanti alla sede dell’azienda di un imprenditore che a Schio si è tolto la vita perché preso nella morsa di crisi e banche che strangolano le nostre attività quanto la mancanza degli ordini: vogliamo che nessuno di noi ceda di nuovo alla disperazione. Siamo convinti che solo unendoci e mettendoci a disposizione l’uno dell’altro riusciremo a passare anche questa ennesima tempesta”.

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