Cgia. Agli ex dipendenti Alitalia e Telecom le pensioni più ricche

VENEZIA – Con un importo medio mensile lordo per beneficiario di oltre 3.500 euro,  gli ex dipendenti del settore del volo guidano la classifica dei pensionati  Inps più ricchi d’Italia.

Seguono i telefonici, con 1.986 euro mensili lordi e gli elettrici, con 1.938 euro mensili lordi. Valori, segnala la CGIA, lontani anni luce dalle categorie che occupano le ultime posizioni di questa speciale graduatoria.
Infatti, a percepire gli assegni più “leggeri” sono i lavoratori autonomi, come  gli artigiani, che ricevono un assegno mensile lordo di 838 euro, i commercianti, con  767 euro e i coltivatori diretti, mezzadri e coloni, con  576 euro.
“Per questi beneficiari – fa notare il segretario della  CGIA Giuseppe Bortolussi –  il basso importo della pensione è legato al valore dei contributi previdenziali versati da tali categorie nel corso della loro carriera lavorativa. In generale, gli autonomi da sempre hanno versato meno di altre categorie, anche se nel giro di qualche anno l’aliquota contributiva dei lavoratori autonomi è destinata ad allinearsi a quella applicata ai lavoratori dipendenti”.
In ogni caso, rimane il fatto che gli ex lavoratori di Alitalia percepiscono un importo pensionistico mensile medio pari a circa il doppio di un ex dipendente del settore del gas e di circa 4 volte superiore all’assegno percepito da un ex lavoratore dipendente o  di quello erogato ad un ex artigiano o ad un ex commerciante.
La CGIA sottolinea che il numero di pensioni erogate dall’Inps sono di poco  superiori a 18 milioni e 200 mila unità. La categoria più numerosa è, chiaramente, quella relativa ai lavoratori dipendenti: per questa gestione l’Inps eroga  poco meno di 9 milioni di pensioni ogni mese.
“A parziale giustificazione dell’elevato vitalizio percepito dagli ex lavoratori del settore del volo – segnala il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – va ricordato che l’aliquota contributiva dei dipendenti delle società aeree è da sempre più elevata di quella applicata alle altre categorie.  Tuttavia,  questo differenziale giustifica solo parzialmente l’elevata consistenza economica delle prestazioni previdenziali”.

 Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati INPS
 
 
(*) L’archivio delle pensioni vigenti è costituito dal complesso delle pensioni che hanno ottenuto il rinnovo del mandato di pagamento al 1° gennaio e la relativa perequazione dell’importo della pensione. I dati rappresentano quindi lo stock ad inizio anno.
 
(**) Importo medio mensile in pagamento della pensione, al lordo delle eventuali trattenute fiscali.
 
(***) In questa tabella non sono state specificate le seguenti categorie: INPDAI (Istituto Nazionale Previdenza per i Dirigenti di Aziende Industriali), invalidi civili, pensioni e assegni sociali, gestione separata lavoratori parasubordinati, fondo previdenziale persone che svolgono lavori non retribuiti da responsabilità familiare, facoltative; queste voci vengono tuttavia incluse nel totale.

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