Iva 2011. Evasione per 250 miliardi con perdita gettito di 46

ROMA –  La Corte dei Conti, ancora una volta, lancia l’allarme  sull’evasione Iva .I dati forniti nella relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni negli esercizi 2011-2012., danno una dimensione impressionante di questo fenomeno che sta diventando sempre più una pessima abitudine.

 ”Considerando il carico fiscale e contributivo sostenuto dalle imprese nelle diverse Regioni italiane, la sottrazione di base imponibile IVA, relativamente all’anno 2011, ammonterebbe – rileva la magistratura contabile – a circa 250 miliardi di euro, con una conseguente perdita annua di gettito dell’ordine di circa 46 miliardi (pari al 28% del gettito potenziale d’imposta).”
 Analoga situazione per quanto riguarda la sottrazione di base imponibile IRAP che ammonterebbe, nella media del triennio 2008-2010, a circa 227 miliardi l’anno, con conseguente perdita annua di gettito regionale (prendendo a riferimento l’aliquota di base del 3,9%) dell’ordine di circa 9 miliardi (pari al 20% circa del gettito potenziale d’imposta)’.  La Corte ha anche osservato che ”la propensione all’evasione fiscale e’ particolarmente diffusa nel Mezzogiorno (con livelli di incidenza superiori al 40% per l’ IVA ed al 30% per l’ IRAP), a fronte di livelli pressoché dimezzati nel Nord del Paese. Gli scostamenti si invertono, tuttavia, se si osserva il fenomeno in valori assoluti, in quanto, per effetto del maggior volume d’affari realizzato al Nord, la quota di reddito imponibile “evasa” al Sud e nelle Isole risulta relativamente più modesta”.

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