L’allarme di Confesercenti
OMA – Ancora dati critici sull’economia. Oggi Confesercenti pubblica i dati sui primi otto mesi dell’anno. Da gennaio solo a Roma hanno chiuso i battenti 223 ristoranti e 194 bar. Due al giorno. Da gennaio, afferma l’osservatorio, «417 attività sono sparite per sempre». Secondo lo studio il fenomeno della cosiddetta desertificazione commerciale è particolarmente sentito nella città . I negozi di vicinato alimentare continuano, infatti, a sparire a un ritmo vorticoso.
Oggi ne esiste meno di uno ogni mille abitanti. Le macellerie sono 924, i negozi di ortofrutta 1.180, gli ‘altri alimentarì 2.261. Pochissimi se si tiene conto che i residenti nel comune sono 2.641.930. Nel dettaglio da gennaio nel settore commercio al dettaglio in sede fissa si registra un saldo negativo di 14.246 imprese, a fronte di 18.208 nuove aperture e 32.454 chiusure. Soffrono anche le attività di alloggio e ristorazione, che «perdono per sempre 5.111 attività, con 12.623 nuove imprese e 17.734 cessazioni». Dall’inizio dell’anno in tutta la penisola si sono persi 2.035 bar, 2.583 ristoranti, 371 alberghi e 4.762 negozi di abbigliamento: praticamente uno su quattro. Per il segretario generale di Confesercenti, Mauro Bussoni, «Serve un cambio di mentalità, senza innovazione non si può più fare impresa».