Fiat. Operai Termini Imerese annunciano sit-in a Roma

PALERMO – Sarà composta da 200 lavoratori cassaintegrati  dello  stabilimento Fiat di Termini Imerese e dell’indotto la delegazione che partirà in pullman per Roma per un  sit-in sotto il ministero dello Sviluppo economico.

Nel pomeriggio si svolgerà infatti al ministero il tavolo per la soluzione della vertenza che si trascina da quando nel dicembre 2011 la Fiat ha chiuso la stabilimento Siciliano. Per gli operai la cig è in scadenza, e non sono state ancora definite soluzioni per il futuro industriale del sito.  A giugno potrebbero quindi scattare i licenziamenti. I lavoratori sono pronti alla mobilitazione e stamattina hanno tenuto un’assemblea nell’aula consiliare di Termini Imerese con il responsabile nazionale Fiom del settore auto, Michele De Palma.

I lavoratori chiedono la proroga della cassa integrazione, fino a febbraio assicurata dall’azienda, ma che da marzo a giugno dovrebbe essere garantita dal governo nazionale. Grande solidarietà da parte dei colleghi degli stabilimenti di Pomigliano e Cassino, presenti con loro delegazioni come pure Irisbus, azienda avellinese che vive le stesse sorte dello stabilimento di Termini e attende, dopo una mozione approvata  in Parlamento,  notizie sulla possibile fusione con Breda Menarini. Delegati Fiom anche da Catania e Siracusa. Presente anche padre Francesco Anfuso, parroco di Termini da sempre vicino agli operai e che ha raccomandato i lavoratori a Papa Francesco. Molti dei metalmeccanici hanno lamentato l’assenza del presidente della Regione Rosario Crocetta. Il suo governo è rappresentato dall’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri.

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