Alitalia. Domani ultimo confronto con i sindacati dei piloti

ROMA – Alitalia dopo aver convocato nei giorni scorsi, prima il personale di terra e poi quello di volo, torna domani a confrontarsi con la rappresentanza sindacale dei piloti. Secondo il piano industriale, gli esuberi della categoria sono 350 su 1900 tagli previsti dal piano industriale.

L’incontro di domani è di carattere tecnico per valutare come far fronte ai tagli richiesti dall’azienda con i contratti di solidarietà e gli ammortizzatori sociali messi in campo dal Governo. Oltre al cosiddetto «fondo volo» per i contratti di solidarietà che garantisce l’80% della retribuzione grazie ad un contributo a carico dei passeggeri di 3 euro a volo, i piloti – come anche tutto il resto del personale navigante – dovrebbe usufruire della decontribuzione previdenziale per il 50% dell’indennità di volo, un provvedimento previsto dal decreto «Destinazione Italia». 

Tuttavia la proposta aziendale per la cassa integrazione a rotazione del personale di terra, dopo aver escluso la Cig a ‘zero orè, rimane – a detta dei sindacati – «poco solidale» anche se, grazie al cosiddetto ‘Fondo Volo, viene garantito ai lavoratori un reddito pari all’80% della retribuzione. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, la proposta aziendale, per lo handling prevede la cassa integrazione a rotazione, nello scalo romano di Fiumicino, di 660 lavoratori, dai tre ai nove giorni al mese. Per gli addetti allo handling degli altri scali, la cassa integrazione riguarderebbe 259 addetti per un periodo dai 5 ai 16 giorni al mese. Per il settore della manutenzione la cig a rotazione, sempre secondo quanto proposto dall’azienda, dovrebbe riguardare 1.500 dipendenti da uno a cinque giorni al mese. Sempre parlando di personale di terra, per quanto riguarda lo staff, attualmente 2.289 lavoratori hanno già contratti di solidarietà per cinque giorni al mese, in base a un precedente accordo. Con il nuovo piano, la proposta aziendale prevederebbe un aumento che, incorporando la precedente cig, dovrebbe portare la quota tra i 5,5 e i 16 giorni al mese.

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