Unilever, licenziamenti per 121 persone. Oggi primo sciopero dei dipendenti

ROMA – Oggi le prime due ore di sciopero della multinazionale anglo-olandese Unilever, dove è stato costituito un presidio dei lavoratori, davanti alla sede di Roma, in via Paolo di Dono 3, nel quartiere dell’Eur.

Le due ore fanno parte di un pacchetto di 16 ore di sciopero, dichiarato dai sindacati, che hanno aperto lo stato di agitazione, a seguito dei precedenti ed infruttuosi incontri con l’azienda.

Unilever dovrebbe ricorrere a 121 licenziamenti, di cui 108 soltanto nella sede romana. Ciò che lascia perplessi e interdetti, secondo le stesse organizzazioni sindacali, è che non si sta parlando di un’azienda in crisi. Si tratta infatti di una società che continua a fare profitti, che non ha bilanci in rosso, che certamente può aver risentito della crisi economica globale, ma che di fatto continua a produrre utili. Per questo motivo, le argomentazioni di cui si è avvalsa Unilever, per giustificare la messa in mobilità di questo consistente numero di lavoratori, risultano del tutto inaccettabili, soprattutto agli occhi di quei lavoratori che saranno le vittime sacrificali di questa ‘anomala’ ristrutturazione aziendale. Rimangono 75 giorni di tempo per salvare i dipendenti ‘condannati’, affermano i sindacati. Si perché si tratta di persone tra i 40 e i 50 anni d’età, ben lontane dai requisiti pensionistici, per le quali non sono previsti neppure ammortizzatori sociali, non è infatti prevista cassa integrazione e con davanti quindi solo lo spettro della disoccupazione.

Eppure sul sito di Unilever si legge: “Riteniamo che fare business in modo responsabile abbia un impatto sociale positivo, pertanto creiamo ricchezza e la condividiamo, investendo nelle economie locali e sviluppando le capacità dei nostri collaboratori, sia all’interno dell’organizzazione sia nelle comunità in cui operiamo”. Un proclama propagandistico di Unilever in leggero contrasto con quanto sta mettendo in atto con i suoi stessi dipendenti.

Nel video: Sandro Castiglioni segretario generale della Flai Cgil Roma e Lazio

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