Appalti pulizie scuole. Il governo non rispetta gli impegni

A rischio lavoratori e alunni

ROMA – Stanno  per scadere i termini per trovare una soluzione alla garanzia dei servizi ed alla continuità occupazionale e di reddito dei 24mila lavoratori EX LSU e dei c.d. Appalti storici, mentre l’impegno assunto dal Governo, tramite la legge di stabilita del dicembre 2013, di creare un tavolo Governativo di confronto, per individuare una soluzione al rischio occupazionale entro il 31 gennaio del 2014, non è stato rispettato.

“La situazione negli Appalti di pulizia e servizi ausiliari negli istituti scolastici che coinvolge circa 24.000 lavoratrici e lavoratori Ex Lsu e dei c.d. Appalti Storici, ha raggiunto livelli gravissimi ed insostenibili” affermano le organizzazioni sindacali “che rischiano, di compromettere anche la sicurezza e la salubrità degli ambienti scolastici, con evidenti ripercussioni sugli alunni e sulle famiglie.” 

 

Partecipano alla conferenza stampa Franco MARTINI, segretario generale della Filcams-Cgil; Pierangelo RAINERI, segretario generale della Fisascat-Cisl; Claudio TARLAZZI, segretario generale della Uiltrasporti Uil.

Difficile e tesa la situazione nei territori, dove le lavoratrici e i lavoratori degli appalti delle pulizie delle scuole stanno manifestando da diversi giorni, in alcuni casi, raccogliendo anche la solidarietà di genitori e alunni. Veneto, Campania, Puglia, Toscana, Abruzzo, Sicilia, la stanchezza e la tensione sta alimentando il disagio, con il rischio di gesti gravi e inappropriati, ma che danno la misura di quanto ormai gli animi sono esasperati, come ad esempio in Campania dove giungono notizie di occupazione di alcuni plessi scolastici.   

Si terrà Martedì 18 febbraio alle ore 11.00, presso Centro Congressi Capranichetta,

Piazza Montecitorio, 131 la conferenza stampa organizzata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil per denunciare la grave situazione degli oltre 24mila lavoratrici e dei lavoratori degli appalti di pulizia delle scuole che il 28 febbraio vedranno scadere o diminuire drasticamente i loro contratti di lavoro. 

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