Alitalia. L’invasione araba è alle porte. Air France smentisce dialogo con Etihad

ROMA – L’invasione araba è iniziata, così riportano ironicamente alcune fonti sindacali. La presenza dei tecnici della compagnia degli Emiri,  Etihad, è infatti già presente in tutti i settori Alitalia per monitorare l’andamento dell’ex compagnia di bandiera. Insomma, si sta probabilmente preparando il salto finale che permetterà ad Alitalia di acquisire il tanto agognato partner internazionale. 

“Siamo favorevoli all’ingresso di un partner in una veste di alleanza reale e non di un inglobamento, ma prima di esprimere giudizi affrettati vogliamo conoscere i piani industriali, perchè di certo non accetteremo che l’epilogo di ogni piano si traduca con ulteriori tagli sui lavoratori”. Così Andrea Cavola, Segretario Nazionale USB Trasporto Aereo. “Noi vogliamo vedere il piano e auspichiamo che questo sia determinante per una ripresa fattiva e un’espansione geografica, specie sul lungo raggio”.

 Nel frattempo il presidente generale  Alexandre de Juniac quest’oggi ha smentito le voci che vedrebbero la ricomparsa di Air France attraverso la compagnia degli Emiri, la quale tra l’altro è già partner della compagnia d’Oltralpe. “Non stiamo discutendo con Etihad Airways a proposito di Alitalia”, ha precisato de Juniac, il quale nel novembre scorso ha deciso di non partecipare all’aumento di capitale di Alitalia, (dal 25% Air France Klm è passata al 7% ndr), poichè sarebbero mancate le condizioni sufficienti a garantire una riduzione dell’indebitamento dell’azienda italiana.  Tuttavia, Air France fa sapere che esiste ancora la disponibilità ad investire,  ma solo alle condizioni che ha da tempo posto e che passano da severe misure di risanamento.  

Di certo la vicenda Alitalia non è affatto conclusa. Lunedì riprenderanno le trattative sul costo del lavoro, mentre domani è stato indetto dal sindacato Usb lo sciopero generale del trasporto aereo: “Chiediamo l’intervento del governo per avere una politica dedicata a questo delicato settore, altrimenti continueremo ad inseguire chiusure su chiusure, fallimenti su fallimenti”, sottolinea Cavola.

 

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