Micron. Manifestazione dei dipendenti sotto Palazzo Chigi.

Prevista la mobilità per 419 dipendenti

ROMA – Un presidio di circa 150 lavoratori Micron, provenienti dai siti italiani sta manifestando fuori Palazzo Chigi, contro l’annuncio di esuberi della multinazionale americana. L’azienda infatti ha annunciato la mobilità per 419 dipendenti, circa il 40% della sua forza lavoro italiana. 

«Siamo 419 dipendenti delle sedi di Vimercate, Agrate, Catania e Napoli. Siamo ingegneri, informatici, fisici. Ci stanno licenziando. Lunedì abbiamo l’ultimo incontro. La Micron è una multinazionale americana assolutamente in positivo, che lascia a casa tecnologie e know how dopo aver rubato brevetti per anni e fatto molti soldi», spiega una lavoratrice.

La richiesta al presidente del consiglio è di prendere a cuore la vertenza. «A Renzi chiediamo di interessarsi perché potremmo essere assorbiti da Ict, che è una partecipata statale. Oppure il governo potrebbe promuovere dei piani industriali per fare in modo che la microelettronica in Italia non si perda».

La manifestazione – spiega Michele Zanocco, segretario nazionale della Fim Cisl – è per salvare i posti di lavoro e per chiedere al governo una politica per il settore della microelettronica e dei semiconduttori «che rischia di sparire completamente dal nostro paese». «Alla Micron chiediamo di non prevedere nel piano di ristrutturazione alcun esubero – sottolinea il sindacalista – ma di trovare soluzioni di collocazione e ricollocazione»; «al governo chiediamo l’attivazione di progetti per intercettare gli oltre 200 miliardi di euro di leva d’investimenti che la Comunità Europea ha messo a disposizione per il settore».

Alcuni dipendenti, tra cui diversi fisici e ingegneri elettronici si sono messi ironicamente in vendita sui social network. Qualcuno ha twittato frasi del tipo : #casomicron venghino signori venghino! Costiamo meno di dove #Micron sta andando! Altri fanno appello a MatteoRenzi: “Ci aiuti a restare in Italia” riferendosi alle offerte ricevute per andare a lavorare all’estero, altri hanno invitato il premier a scendere “Dai Matteo non farci attendere!!”, “Matteo siamo giù, affacciati!!” e ancora “Ciao Matteo, noi siamo sotto da te. Che facciamo? Bussiamo o scendi tu?” “Matteo, ma e’ questo il tuo job act?”

Intanto il sottosegretario Luca Lotti ha incontrato i lavoratori assicurando che il governo sarà presente al tavolo di lunedì al Ministero del Lavoro. 

Soddisfatto al momento il leader della Fiom, Maurizio Landini, che sottolinea: «La novità è che lunedì al tavolo della trattativa ci sarà anche palazzo Chigi, è una delle nostre richieste, è un segno di attenzione importante». Per la Fiom che partecipa al presidio unitario, è «importante che il governo su St Microelectronics e Micron perchè si assumano la loro responsabilità. Bisogna evitare i licenziamenti».

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