Alitalia sul filo del rasoio. Trattative ancora in alto mare

ROMA – «Se Alitalia chiude, non si ridimensiona, vanno a casa tutti». Questo è stato l’avvertimento del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, secondo il quale è necessario tornare ad avere un piano di sviluppo.

Lupi, altresì, è ancora ottimista sull’intesa con il vettore emiratino Etihad. Un auspicio in cui credono anche  il ministro degli esteri italiano Mogherini e l’omologo  degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, i quali si sono detti favorevoli a creare un clima che possa concretizzarsi con una vero e proprio patto economico. Il negoziato tra Alitalia ed Etihad è «un tema su cui il governo italiano è impegnato per accompagnare un eventuale accordo, c’è impegno istituzionale a farlo, poi c’è anche la parte commerciale che seguirà», ha aggiunto Mogherini, nel corso della conferenza stampa congiunta alla Farnesina.

«È difficile stabilire i passi che deve fare l’Italia nella trattativa tra Alitalia ed Etihad, ma ci sono delle criticità da risolvere. Il governo italiano potrebbe accelerare, ma è una sua decisione», ha replicato lo sceicco. «È normale – continua Al Nahyan – che ci siano delle criticità e le due società stanno dialogando proprio per risolverle perché questo partenariato sarà utile se costruito su basi commerciali solide». «L’Italia – conclude lo Sceicco – è il partner principale degli Emirati e siamo felici di vedere questi tentativi di accordo; creeremo un clima favorevole per portare avanti le trattative».  

Tuttavia, l’ultima parola non è stata detta. I vertici dei due vettori continuano a lavorare alla ricerca di un’intesa. Lo ha riferito lo stesso amministratore delegato di Alitalia,Gabriele Del Torchio, rientrato poche ore fa da Abu Dhabi,  dove, insieme al presidente Roberto Colaninno, hanno incontrato il numero uno della compagnia araba James Hogan. «Continuiamo a lavorare – ha detto Del Torchio – lasciateci andare in ufficio a riprendere a lavorare. Dobbiamo fare il punto della situazione, poi incontreremo il ministro Lupi».  

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