Grazie agli 80 euro gli operai non lavoreranno più per il fisco

Scatta il 14 maggio il “tax freedom day” per i redditi più bassi

ROMA – Grazie agli 80 euro in più in busta paga che arriveranno nelle prossime settimane, domani si “festeggerà” il giorno di liberazione fiscale del 2014, con due giorni di anticipo rispetto al 2013. In buona sostanza, oggi è l’ultimo giorno in cui gli operai italiani lavorano per il fisco. In ultima analisi,  quest’anno il cosiddetto “tax freedom day” arriva due giorni prima “grazie” al bonus Renzi.

A dare la notizia è il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi, che ha calcolato il giorno in cui gli operai “smettono” di pagare le tasse e i contributi allo Stato.  Per gli impiegati/quadri intermedi che non beneficeranno degli 80 euro, invece, il giorno di liberazione fiscale “cadrà” il prossimo 22 giugno.

Come si è arrivati alla data del 14 maggio?  L’Ufficio studi della CGIA ha preso in esame il reddito disponibile di un operaio tipo (con moglie e figlio a carico e uno stipendio mensile netto che con gli 80 euro sale a 1.676 euro) e lo ha suddiviso per i 365 giorni dell’anno, ottenendo così il guadagno medio quotidiano. Successivamente, si è proceduto considerando l’ammontare delle imposte, delle tasse e dei contributi “gravanti” sul reddito e sui consumi che questo contribuente tipo versa allo Stato (pari a 9.450 euro), suddividendolo per il guadagno giornaliero. Il risultato di questa operazione (pari a 133 giorni) individua nel 14 maggio la data a partire dalla quale questo operaio tipo lavorerà per sè e non più per il fisco.

Un puro esercizio scolastico, fa notare la CGIA, che comunque mette in evidenza il forte peso fiscale che grava anche sui redditi da lavoro dipendente.

“Grazie agli 80 euro in più in busta paga che i redditi più bassi riceveranno nelle prossime settimane – prosegue Bortolussi – il fisco diventa meno esigente. E’ vero: gli incapienti, i pensionati e i lavoratori autonomi non saranno interessati da questa misura. Tuttavia, aver iniziato ad abbassare le tasse anche solo ad una parte dei contribuenti italiani costituisce un segnale importante che inverte la rotta fin qui seguita. Negli ultimi anni avevamo assistito ad un progressivo aumento del carico fiscale che aveva fortemente impoverito il ceto medio. Ora – conclude Bortolussi – grazie a questo provvedimento, si cambia registro. L’auspicio è che le famiglie spendano buona parte di questi maggiori risorse in busta paga, contribuendo a rilanciare i consumi interni che, purtroppo, hanno subìto in questi ultimi anni una vera e propria caduta verticale”.

 

 

Le novità fiscali riferite al  2014

1.    La Legge di Stabilità del 2014 (Governo Letta) ha previsto l’aumento delle detrazioni da lavoro dipendente a partire da quest’anno: i vantaggi legati all’aumento (circa 200 euro)  sono concentrati sulle fasce di reddito medio basse (attorno ai 15.000 – 20.000 euro) e decrescono al crescere del reddito. Inoltre, a partire dal mese di maggio, le buste paga dei lavoratori dipendenti aumentano di 80 euro. In particolare, il decreto legge 66/2014 ha introdotto, per il solo anno 2014, un credito di imposta di 640 euro annui a favore dei lavoratori dipendenti con reddito compreso tra 8.000 e 24.000 euro. Superata tale soglia e sino a 26.000 euro, il vantaggio decresce sino ad annullarsi.

2.    Aumenta il peso della tassazione locale. Così come avviene nella realtà, l’addizionale comunale IRPEF che viene trattenuta nel corso dell’anno è stata calcolata sul reddito dell’anno passato. Ebbene, nei due anni da noi considerati le aliquote sono state in crescita. Nel 2013, l’aliquota dell’addizionale comunale IRPEF (calcolata sul reddito del 2012) è pari per il nostro operaio allo 0,62%, importo che sale nel 2014 allo 0,65%.

3.    La maggiore IVA sui consumi di quest’anno è dovuta all’aumento dell’aliquota ordinaria avvenuta  nell’ottobre scorso che è passata dal 21 al 22%. Questo incremento fa sentire i suoi effetti per tutto l’anno in corso, mentre nel 2013 lo ha fatto solo per gli ultimi tre mesi.

4.    Il maggiore peso delle accise è dovuto al fatto che tra le coperture finanziarie per le misure previste dal “Decreto del Fare” di giugno 2013, è previsto l’incremento delle accise sul gasolio per autotrazione e sulla benzina di 2,4 euro per mille litri dal 1 marzo 2014 al 31 dicembre 2014.

5.       Il 2014 è interessato da novità anche sul fronte della tassazione dei redditi da capitale. Ci si riferisce al bollo sui “dossier titoli” che passa dall’ 1 per mille del 2012 all’ 1,5 per mille nel 2013 e al 2 per mille nel 2014; inoltre, dal 1 luglio 2014 sale dal 20% al 26% la ritenuta sui proventi sui capitali (tra cui gli interessi attivi sui conti correnti). Nella nostra simulazione non si è tenuto conto di questi effetti, ipotizzando che questo contribuente non abbia significativi risparmi.

6.       Sono state ulteriormente prorogate per tutto il 2014 le misure che elevano la detrazione IRPEF per interventi di ristrutturazione edilizia 

GIORNO DI LIBERAZIONE FISCALE (valori in euro)

OPERAIO (1) con moglie e 1 figlio a carico

ANNO

2013

 

OPERAIO (2) con moglie e 1 figlio a carico

ANNO 2014

Stipendio lordo

24.004

 

Stipendio lordo

24.364

Contributi previdenziali e assistenziali

2.206

 

Contributi previdenziali e assistenziali

2.239

Oneri deducibili

25

 

Oneri deducibili

25

Reddito Imponibile (*)

21.772

 

Reddito Imponibile

22.099

Irpef lorda

5.279

 

Irpef lorda

5.367

detrazioni

2.533

 

detrazioni

2.662

detrazione spese di ristrutturazione

103

 

detrazione spese di ristrutturazione

103

Irpef netta

2.643

 

Irpef netta

2.602

Addizionale IRPEF regionale

286

 

Addizionale IRPEF regionale

292

Addizionale IRPEF comunale

133

 

Addizionale IRPEF comunale

142

IRPEF Totale

3.062

 

IRPEF Totale

3.035

REDDITO NETTO (Stipendio lordo meno tasse e contributi)

18.736

 

REDDITO NETTO (Stipendio lordo meno tasse e contributi)

19.089

 
 

 

 

Bonus “Renzi” (80 euro al mese da maggio)

640

Assegni familiari

1.004

 

Assegni familiari

1.013

REDDITO DISPONIBILE (Reddito netto più assegni familiari)

19.740

 

REDDITO DISPONIBILE (Reddito netto più assegni familiari)

20.742

 

TOT. IMPOSTE E CONTRIBUTI (a)

5.268

 

TOT. IMPOSTE E CONTRIBUTI (a)

 

5.274

 

Altre imposte

   

Altre imposte

 

Mini IMU

57

 

TASI

143

IVA su consumi

2.066

 

IVA su consumi

2.209

Accise

1.048

 

Accise

1.050

   Benzina (840,46)

   

   Benzina (842,78)

 

   Energia elettrica (48,40)

   

   Energia elettrica (48,40)

 

   Gas (riscaldamento e cottura) (159,21)

   

   Gas (riscaldamento e cottura) (159,21)

 

Bollo auto

175

 

Bollo auto

175

Imposte RC auto

133

 

Imposte RC auto

133

Canone RAI

114

 

Canone RAI

114

TARES

305

 

TARI

305

Maggiorazione Tares

27

     

Inail casalinghe

13

 

Inail casalinghe

13

Bollo su conto corrente

34

 

Bollo su conto corrente

34

TOT. IMPOSTE SUI CONSUMI (b)

3.972

 

TOT. IMPOSTE SUI CONSUMI (b)

 

4.176

         

TOT. IMPOSTE REDDITI E CONSUMI (a+b)

9.239

 

TOT. IMPOSTE REDDITI E CONSUMI (a+b)

9.450

 

 

 

 

 

giorni di lavoro necessari per pagare tutte le tasse

         135

 

giorni di lavoro necessari per pagare tutte le tasse

          133

GIORNO DI LIBERAZIONE FISCALE

16/05/13

 

GIORNO DI LIBERAZIONE FISCALE

14/05/14

 

      Elaborazione Ufficio studi CGIA                                                        Elaborazione Ufficio studi CGIA

(*) il reddito imponibile è calcolato al netto del contributo al servizio sanitario nazionale, pagato sul premio RC auto, e del premio Inail casalinghe

(1) la pressione fiscale sul contribuente è pari al 36,9%. Lo stipendio netto percepito (13 mensilità) è di 1.518 euro

(2) la pressione fiscale sul contribuente è pari al 36,3%. Lo stipendio netto percepito sino a maggio 2014 è pari a 1.596 euro. Dal mese successivo sale a 1.676 euro

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