Cgia. I debiti della PA ammontano a oltre 100 miliardi

Secondo una stima della Banca d’Italia sono poco più di 75 miliardi (*) , ma l’indagine esclude  le aziende con meno di 20 addetti e le imprese che operano nella sanità e nei servizi sociali (**). Per questo la CGIA ritiene che il debito complessivo superi i 100 miliardi di euro

VENEZIA – Secondo la CGIA i debiti complessivi della Pubblica amministrazione (Pa) ammontano a oltre 100 miliardi di euro. L’Associazione veneta ha stimato questo importo dopo aver appreso il risultato emerso da una serie di indagini campionarie condotte dalla Banca d’Italia (*). Quest’ultima, ha approssimato   in poco più di 75 miliardi di euro l’indebitamento complessivo delle Amministrazioni pubbliche maturato nel corso del  2013.

Indagini, fa sapere la CGIA, che come hanno avuto modo di precisare gli stessi ricercatori di via Nazionale presentano una serie di limiti (**). Ovvero, non rilevano né le imprese con meno di 20 addetti, che costituiscono il 98 per cento del totale delle imprese presenti in Italia, né quelle operanti nei servizi sociali e sanitari che, come noto, trattengono fortissimi rapporti commerciali con le Amministrazioni pubbliche.

“Se nell’importo individuato dalla Banca d’Italia includiamo anche i debiti in capo alle piccolissime imprese e a quelle che lavorano nella sanità e nel sociale – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – è verosimile ritenere che il debito complessivo sfori la soglia dei 100 miliardi di euro. Sebbene nel 2013 siano stati pagati oltre 23 miliardi di euro, la lentezza con la quale la nostra Pubblica amministrazione salda i propri fornitori rimane inaccettabile. Continuiamo a essere i peggiori pagatori d’Europa. Nonostante la Direttiva europea 2011/7/Ue imponga alle Pa di pagare le forniture commerciali  entro 30 giorni, tranne alcune eccezioni riguardanti principalmente i servizi sanitari, per i quali il limite è di 60 giorni, in Italia la media è di 165 giorni.  Se in questo ambito anche le Pubbliche amministrazioni di Grecia, Cipro, Serbia e Bosnia sono più efficienti della nostra, vuol dire che il lavoro da fare è ancora molto”.

Dalla CGIA fanno sapere che un deciso contenimento dei tempi di pagamento dovrebbe avvenire con l’avvio della fatturazione elettronica prevista nei prossimi giorni per ministeri, agenzie fiscali, enti di previdenza/assistenza e da giugno 2015 anche per le Amministrazioni locali e per le altre Amministrazioni centrali. In buona sostanza si prevede il divieto da parte della Pa di pagare le fatture dei fornitori che non vengono imputate in una piattaforma elettronica predisposta con la legge n° 244 del 2007 e regolamentata con il decreto ministeriale n° 55 del 2013.

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(*) Banca d’Italia “Relazione Annuale 2013”, Roma 30 maggio 2014, pagg. 161-162  

(**) Audizione in merito all’esame della Relazione al Parlamento approvata dal Consiglio dei Ministri il 21 marzo 2013 – Testimonianza del Direttore Centrale per la Ricerca economica e le Relazioni internazionali della Banca d’Italia  – Daniele Franco – Camera dei Deputati, Roma 28 marzo 2013

 

 

Risorse stanziate per il pagamento dei debiti pregressi

 

Anno 2013

Anno 2014

Risorse stanziate

27.219

29.070

di cui D.L. n. 35/2013 con rimodulazioni D.L n. 102/2013

27.219

12.581

di cui D.L n. 102 risorse aggiuntive D.M. 10/02/2014)

 

7.219

di cui Legge di stabilità 2014

 

500

di cui D.L. n.66/2014 (in fase di conversione)

 

8.770 (*)

Risorse pagate

23.463

n.d.

Incidenza % pagamenti

86%

n.d.

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Camera dei Deputati e MEF

(*) Decreto in fase di conversione. Non definitivo.

Rank dei tempi di pagamento tra Pubblica Amministrazione e imprese (in giorni)

RANK

PAESI

Pubblica Amministrazione

Differenza rispetto a media europea (in gg)

Anno 2014

1

ITALIA

165

+107

2

GRECIA

155

+97

3

SPAGNA

154

+96

4

PORTOGALLO

129

+71

5

CIPRO

84

+26

6

BELGIO

68

+10

7

CROAZIA

62

+4

8

FRANCIA

59

+1

9

BULGARIA

57

-1

10

SLOVACCHIA

55

-3

11

UNGHERIA

54

-4

12

LITUANIA

52

-6

13

SLOVENIA

51

-7

14

ROMANIA

46

-12

15

SERBIA

46

-12

16

REPUBBLICA CECA

44

-14

17

IRLANDA

44

-14

18

OLANDA

44

-14

19

BOSNIA-HERZEGOVINA

41

-17

20

AUSTRIA

40

-18

21

SVIZZERA

40

-18

22

REGNO UNITO

40

-18

23

POLONIA

38

-20

24

LETTONIA

37

-21

25

DANIMARCA

35

-23

26

GERMANIA

35

-23

27

SVEZIA

35

-23

28

NORVEGIA

34

-24

29

ISLANDA

33

-25

30

ESTONIA

25

-33

31

FINLANDIA

24

-34

       
 

MEDIA EUROPEA

58

 

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Intrum Justitia

 

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