Grecia verso l’uscita. E’ il fallimento dell’Unione monetaria

ROMA – Che atto straordinario quello di Alexis Tsipras, ovvero chiedere ai suoi cittadini di esprimersi con un referendum e decidere sulla drammatica situazione in cui versa la Grecia. Insomma, ognuno sarà libero di dire la sua.

La lettera inviata ieri ai greci è eloquente e racchiude in sè daun lato la voglia e la necessità di uscire dalla disperazione economica senza però annientare la dignità di un popolo sofferente.

La proroga non concessa dall’Eurogruppo la dice lunga sugli obiettivi per cui questa Europa si è unita in nome del dio denaro e del liberismo sfrenato che ha messo in ginocchio gran parte di un Paese simbolo della cultura e della civiltà.

I provvedimenti varati in questi giorni dal governo ellenico ne sono l’ennesima prova. Sono, infatti, scattati i primi aiuti umanitari dal  governo di  Tsipras verso migliaia di famiglie che versano in condizioni di povertò causa la crisi economica. Aiuti che si traducono in circa 200 milioni di euro e che diventano un aiuto miracoloso per coloro che versano in codnizioni di povertà.  Aiuti che si traducono in affitti, bollette, fornitura di energia elettrica gratis sotto un certo reddito, buoni per l’acquisto di beni di prima necessità e reddito garantito. D’altra parte è sempre stato questo l’obiettivo principale che ha portato Syriza alla vittoria delle ultime elezioni politiche. Di certo non renderà felice il Fondo Monetario internazionale. Tuttavia come afferma il ministro delle Finaze greco, Yanis Varoufakis, “l’Eurogruppo ha deciso di buttare nel cestino dei problemi troppo difficili da risolvere, almeno per ora, si pera, la domanda cruciale alla quale era chiamato a ripondere”. Ovvero se “democrazia e Unione monetaria possano coesistere”. 

“La semplice idea  che un governo si consultasse con i suoi elettori su una proposta problematica è stata gestita con incomprensione e spesso con fastidio che sconfinava con il disprezzo”, aggiunge Varoufakis. Parole che non fanno una piega e, anzi, mettono in una posizione di grave disagio la stessa Eurozona delle banche.

Come ha detto Noam Chomsky recentemente, “questo sistema è da cambiare completamente”. Insomma la Grecia rappresenta solo il primo tassello di un modello economico che non funziona e ora sta implodendo su se stesso. E anche il referendum avrà un esito scontato.

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