Scuola. Appalti pulizie, 22mila lavoratori in cassa integrazione

ROMA – Nell’ambito dell’accordo quadro raggiunto il 30 luglio scorso con la Presidenza del Consiglio, si è svolto il 6 agosto, il previsto incontro presso il Ministero del lavoro per la concessione della cassa integrazione in deroga per il 22mila lavoratori occupati negli appalti delle pulizie e decoro delle scuole, per la continuità occupazionale e la tutela del reddito in richiamo dell’accordo raggiunto il 28 marzo 2014.

Con tale accordo sarà garantita la cassa integrazione a partire dal 1 luglio 2015,  – dopo richiesta delle aziende – per i lavoratori in precedenza sospesi dal lavoro e dalla retribuzione a causa della mancata assegnazione delle risorse da parte del MIUR.

 “Siamo soddisfatti di aver individuato una soluzione, per risolvere la difficile vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori occupati negli appalti di pulizia e decoro delle scuole, impegnati nel progetto di riqualificazione delle strutture scolastiche Scuole Belle” è il commento di Elisa Camellini segreteria nazionale della Filcams Cgil nazionale.

Un buon risultato, che purtroppo però non rappresenta la conclusione della vertenza. Il governo si è impegnato a convocare entro il 2015 un tavolo di verifica per esaminare le problematiche sociali e occupazionali delle lavoratrici e dei lavoratori c.d. Ex LSU e Appalti Storici: “sarà tra le nostre priorità” conclude Camellini, “seguire il percorso per concretizzare un futuro a questi lavoratori, che svolgono un’attività indispensabile per la nostra società. È necessario sviluppare un progetto concreto a lunga scadenza, ed evitare di dover continuamente mettere in discussione un servizio essenziale per la comunità”.

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