La Banca Mondiale taglia stime crescita. La crisi c’è

BRUXELLES – La Banca Mondiale ha tagliato le sue prospettive di crescita globale, citando la lenta ripresa nei principali mercati emergenti, nel complesso, anche se ha suggerito che la crescita migliorerà rispetto allo scorso anno, sostenuta dalle economie avanzate.

La crescita economica globale si prevede in aumento del 2,9 per cento quest’anno, invece del 3,3 per cento previsto a giugno. Nel 2015 la crescita complessiva è stata più debole del previsto al 2,4 per cento, a causa della caduta dei prezzi delle materie prime. Quest’anno la crescita più solida dipenderà persistere dalla situazione dei paesi ad alto reddito, la stabilizzazione dei prezzi delle materie prime e la graduale transizione della Cina verso un modello di crescita basato su aumento dei consumi e dei servizi, sottolinea la Banca centrale. La crescita globale è destinata a migliorare al 3,1 per cento nel 2017, ma leggermente più debole rispetto alla stima precedente del 3,2 per cento. Il riequilibrio economico in Cina prosegue ma è accompagnato da un rallentando dell’espansione. La crescita della Cina si prevede del 6,7 per cento nel 2016 dal 6,9 per cento del 2015.

Nel frattempo, la banca rilevato il recupero dell’economia in India. Il calo dei prezzo del greggio ha contribuito ad un forte calo dell’inflazione, consentendo di ridurre il deficit delle partite correnti e delle imposte. L’economia indiana crescerà del 7,8 per cento nel 2016 e del 7,9 per cento nel 2017. Ciò riflette una revisione al ribasso dal 7,9 per cento e l’8 per cento, rispettivamente. Per le economie emergenti si prevede un’espansione del 4,8 per cento nel 2016, meno del previsto in precedenza. Russia e Brasile dovrebbero rimanere in recessione nel 2016. “Non vi è divergenza in termini di prestazioni tra le economie emergenti -ha spiegato Kaushik Basu, vicepresidente della Banca Mondiale- Rispetto a sei mesi fa, sono aumentati i rischi, in particolare quelli associati con la possibilità di un rallentamento disordinato in una grande economia emergente”. Per l’economia statunitense è prevista un’espansione del 2,7 per cento nel 2016 prima di rallentare al 2,4 per cento il prossimo anno. A giugno, la stima di crescita era del 2,8 per cento per quest’anno e 2,4 per cento per il 2017.

Per l’area dell’euro è previsto un tasso di crescita dell’1,7 per cento per entrambi gli anni 2016 e 2017. Il tasso 2016 è stato declassato dall’1,8 per cento, mentre quello per il prossimo anno è stato sollevato dall’1,6 per cento. La Banca Mondiale ha avvertito che continuano a destare preoccupazione la bassa crescita potenziale, l’elevata disoccupazione e il debito pubblico nel blocco della moneta unica. La ripresa rimane fragile in Giappone nonostante il sostanziale stimolo della politica. La Banca Mondiale stima una crescita dell’1,3 per cento per il 2016 e dello 0,9 per cento per il 2017.

 

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