Banche: inganni e truffe ai confini della realtà

Situazione sconcertante. Il Governo intervenga per ristabilire legalità e vigilanza

ROMA – Di giorno in giorno emergono notizie sempre più sconcertanti relativamente alla vicenda del salvataggio delle banche. È di oggi la novità relativa allo “svuotamento” preventivo di alcuni conti, su suggerimento di alcuni direttori e operatori che avrebbero voluto avvertire preventivamente alcuni clienti privilegiati sui rischi a cui erano esposti i propri risparmi.

È solo l’ennesimo episodio di un lunghissimo corollario di illeciti e pratiche scorrette messe in atto da tali istituti. Facendo un breve quadro emerge una situazione sconcertante, che fa venire i brividi e solleva ampie perplessità su un sistema di vigilanza carente sotto tutti i punti di vista. Sono emersi dettagli ed episodi ai limiti dell’assurdo. C’erano direttori e impiegati di banca che andavano in cliniche ed ospedali per estorcere la sottoscrizione di prodotti finanziari ad elevatissimo rischio, ovviamente omettendo tale informazione a degenti che certamente non erano in condizione di effettuare scelte così delicate.

Sono stati assegnati profili ai clienti del tutto mendaci: cittadini con la terza media che magicamente si trasformavano in esperti laureati, casalinghe ultrasettantenni che dai profili sembravano esperte luminari di scenari finanziari. Fa ancora più rabbia scoprire come nella platea dei cittadini raggirati vi siano anziani e disabili.

Questi investimenti ad alto rischio, inoltre, venivano usati come forma di ricatto per la concessione di mutui e prestiti. Una situazione distorta, torbida, che costellata da inganni e scorrettezze. È necessario che il Governo e la pubblica opinione conoscano la gravità della situazione. Ma soprattutto è urgente che il Governo intervenga, per garantire le dovute tutele ai cittadini truffati e per garantire, a tutti i risparmiatori, autorità di vigilanza attente ed efficaci.

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